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Inps-Welfare: il cumulo dei periodi assicurativi esteri

L’Unione Europea è stata molto precisa in tema di periodi assicurativi esteri e di requisiti contributivi, di conseguenza ha emanato degli appositi regolamenti: è proprio per questo motivo che il Ministero del Lavoro ha comunicato all’Inps che i periodi, sia italiani che esteri, possono essere ancora totalizzati al fine di conseguire questi stessi requisiti e per consentire alle aziende editoriali in crisi di avere a disposizione dei prepensionamenti. Le norme in questione si riferiscono alla data del 1° maggio 2010, quando i ventisette stati comunitari si sono dotati di norme di coordinamento dal punto di vista della sicurezza sociale. Le pensioni anticipate a cui ci stiamo riferendo, inoltre, si possono configurare e delineare in maniera piuttosto variegata nei vari paesi, visto che c’è chi propende per l’accostamento alle prestazioni di disoccupazione, ma anche regimi specifici di legge.

Questa difformità di visioni non ha mai condotto, quindi, a una totalizzazione dei periodi assicurativi. L’Inps stesso aveva avuto molti dubbi in merito e si era rivolta al dicastero lavorativo per alcune delucidazioni; in particolare, bisognava conoscere nel dettaglio se i prepensionamenti dovessero essere ancora considerati come pensioni anticipate di vecchiaia, ma anche se proseguire nella già citata strada della totalizzazione. Tra l’altro, il nostro paese prevede tale trattamento pensionistico anticipato per i quotidiani, le agenzie di stampa e le imprese editrici.

Il ministero ha fatto riferimento soprattutto all’articolo 37 della legge 416 del 1981 (“Disciplina delle imprese editrici e provvidenze per l’editoria”), il quale fa proprio riferimento alla prestazione anticipata di vecchiaia. Questo prepensionamento, inoltre, non può essere introdotto nel meccanismo creato dall’Ue, visto che i regolamenti comunitari non permettono di derogare alla regola della totalizzazione dei periodi assicurativi che sono stati maturati in vari paesi membri. Una volta appurato tutto questo, si è compreso che il contributo previdenziale in questione viene ad essere perfezionato tenendo anche conto dei periodi fatti valere nelle altre nazioni.

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