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Irpef: agevolazioni fiscali per gli universitari all’estero

Gli studenti italiani che si trovano fuori sede e che sono regolarmente iscritti presso un ateneo straniero potranno beneficiare di agevolazioni fiscali molto importanti: si tratta, nello specifico, degli sconti relativi ai canoni di locazione, nel caso in cui la sede di studio sia uno stato dell’Unione Europea, oppure una delle nazioni che hanno sottoscritto l’accordo sullo Spazio Economico Europeo (la Svizzera, ad esempio, non è ricompresa in questo novero). La novità in questione può essere evinta facilmente dalla Legge Comunitaria del 2010, più precisamente dal suo articolo 16, il quale fa espresso riferimento ai benefici destinati a chi alloggia fuori dai confini nazionali. Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che i soggetti coinvolti potranno accedere a una detrazione importante dell’Irpef (il 19% per la precisione), un modo per venire incontro agli interessi dei giovani universitari e dei loro genitori che li mantengono dal punto di vista tributario.

Tra l’altro, lo stesso testo normativo ha previsto che l’agevolazione possa decorrere dall’anno di imposta 2012, quindi l’innovazione è di stretta attualità. Lo sconto dell’Irpef in questione era previsto inizialmente soltanto per quei contratti di locazione che erano stati fissati dalla Legge Finanziaria del 2008, ma stavolta si è deciso di puntare su un maggiore raggio d’azione, così che anche strutture come le pensioni di alloggio possano beneficiarne. Il nuovo elenco ricomprende, tra gli altri contratti, anche quelli di ospitalità e le assegnazioni in godimento oppure in locazione.

Lo sconto, poi, interessa anche agli enti senza scopo di lucro, mentre saranno escluse in ogni caso le cosiddette “sublocazioni”. Le condizioni per il bonus sono sostanzialmente due: anzitutto, la sede dell’ateneo deve trovarsi ad almeno cento chilometri dalla residenza dello studente, senza dimenticare che l’alloggio va ricercato nel comune dell’università. La detrazione massima, infine, sarà pari a cinquecento euro, sempre tenendo conto della spesa che è stata effettivamente sostenuta in questo caso.

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