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Apparecchi di intrattenimento, il codice per l’F24 Accise

La risoluzione dell’Agenzia delle Entrate risale a qualche giorno fa (lo scorso 29 febbraio per la precisione), ma l’argomento è come sempre attuale e quindi va approfondito nel dettaglio. In effetti, la nostra amministrazione finanziaria ha deciso di istituire un apposito codice tributo, il 5273, che è stato pensato appositamente per i concessionari che utilizzano il modello F24 Accise: in pratica, tale riferimento servirà per il pagamento ai Monopoli di Stato di una imposta specifica, vale a dire l’addizionale pari al 6% che si applica sulle vincite ottenute grazie ai cosiddetti apparecchi di intrattenimento. Ovviamente, non vengono prese in considerazione tutte le somme, ma solamente quelle che vanno al di là dell’importo di cinquecento euro. Come funziona questo versamento?

Anzitutto, bisogna spiegare che la quota in questione deve essere trattenuta nel momento in cui si va a pagare la vincita stessa, mentre il versamento vero e proprio dovrà rispettare una data di scadenza ben precisa, ovvero entro e non oltre il sedicesimo giorno del mese successivo a quello di riferimento. Il codice tributo in questione va indicato con chiarezza nel modello citato in precedenza, più precisamente nella sezione che è denominata “Accise/Monopoli e altri versamenti non ammessi in compensazione”: la corrispondenza da rispettare è quella delle somme che sono inserite all’interno della colonna “Importi a debito versati”.

Cosa si intende esattamente con il termine “apparecchi di intrattenimento”? Il riferimento normativo lo si può trovare nel Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (meglio noto con l’acronimo Tulps): il sesto comma dell’articolo 110 (lettera B) chiarisce molto in questo senso, spiegando come siano apparecchi da considerare utili per il gioco lecito quelli che fanno parte integrante della rete telematica e che possono essere attivati solamente grazie a un collegamento a un sistema di elaborazione della stessa, tenendo comunque conto di alcune condizioni di mercato, quali, in primis, l’importo massimo di riscossione delle vincite.

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