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Spending review: meno acquisti e più trasparenza

Il primo degli insiemi di interventi andanti a inclusione nel provvedimento della spending review riguarda la c.d. attività negoziale delle pubbliche amministrazioni. Il governo ha voluto ridurre la spesa per l’acquisto di beni e servizi, cercando altresì di incentivare la trasparenza di tutte le procedure, affinchè possano essere rese chiare e univoche le transazioni che conducono alle sopra citate operazioni di acquisto.

In particolare, viene stabilita la nullità dei contratti che non siano stipulati mediante gli strumenti di acquisto a disposizione da Consip, fatti salvi i contratti stipulati tramite diverse centrali di committenza, se tali prevedono condizioni più favorevoli per le amministrazioni pubbliche. Sempre tramite Consip sarà costituito un albo delle centrali di committenza, che riceva in tempo reale la notizia dell’avvenuta stipula dei contratti stipulati dalle stesse.

Regole particolari e più specifiche per alcuni settori (energia elettrica, gas, carburanti, combustibili, telefonia), per i quali viene stabilito l’obbligo di acquistare attraverso strumenti di acquisto e negoziazione messi a disposizione da Consip. I contratti stipulati in violazione a tale regola sono nulli e costituiscono illecito disciplinare.

Ad ogni modo, le pubbliche amministrazioni potranno effettuare acquisti autonomi solo per la durata e la misura strettamente necessaria, in attesa delle convenzioni Consip – centrali di committenza regionali. Nei contratti in essere dovrà inoltre essere inserita una clausola che attribuisce alle amministrazioni il diritto di recesso se le imprese non adeguano il contenuto delle prestazioni ancora da effettuare alle migliori condizioni previste nelle convenzioni.

Tra gli ulteriori provvedimenti, ricordiamo l’introduzione di un meccanismo di riduzione delle condizioni economiche in favore delle amministrazioni che fanno ricorso alle convenzioni quadro Consip e delle centrali di committenza regionali. Per i piccoli comuni, che potrebbero non avere convenienza a istituire una centrale di committenza, prevista la possibilità di utilizzare gli strumenti elettronici di acquisto gestiti da Consip o altra centrale di committenza.

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