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Spending review città metropolitane

Tra i tanti aspetti della nuova spending review, uno dei più evidenti è l’attesa riduzione del numero delle province (che dovrebbero essere più che dimezzate rispetto all’attuale numero) e l’introduzione delle “città metropolitane”, previste già dalla legge 142/1990, e poi accantonate in attesa di tempi più propizi. Ma quali sono le città metropolitane? E di cosa si occuperanno questi nuovi enti territoriali?

Andiamo con ordine. Anzitutto, il debutto delle città metropolitane non sarà immediato, ma con decorrenza 1 gennaio 2014: un arco temporale comunque abbastanza ristretto (meno di un anno e mezzo) che servirà agli enti territoriali per prendere confidenza con il nuovo assetto, e procedere all’opportuno passaggio di consegne delle competenze.

A divenire città metropolitane saranno dieci realtà urbane italiane (Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria), dove le relative province saranno soppresse per far posto ai nuovi enti. Ad ogni modo, sono già previste due eccezioni, e non è detto che altre non se ne possano aggiungere: le città di Roma e Genova diverranno metropolitane sono al termine dell’attuale commissionario e alla cessazione del consiglio provinciale.

Per quanto concerne la loro organizzazione, il nuovo ente sarà retto da due organi: il consiglio metropolitano (composto da 12 rappresentanti nelle città con più di 800 mila abitanti, 16 nelle città con più di 3 milioni di abitanti, 10 in quelle con meno di 800 mila abitanti, eletti tra i sindaci dei comuni del territorio della città metropolitana) e il sindaco metropolitano.

Il sindaco metropolitano sarà eletto con modalità decise dallo statuto. Potrà essere sindaco di diritto il sindaco del comune capoluogo; potrà anche esservi un vicesindaco, ma non saranno ammesse giunte. Il sindaco potrà infatti attribuire deleghe ai singoli consiglieri.

Per quanto infine concerne le competenze, oltre a quelle delle province, le città metropolitane svolgeranno funzione di pianificazione territoriale generale, reti infrastrutturali, gestione e organizzazione dei servizi pubblici, viabilità, sviluppo economico e sociale.

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