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Ancora due giorni per rivalutare partecipazioni e terreni

terreni

La prima situazione riguarda quei contribuenti che hanno deciso di provvedere alla rivalutazione del valore di quelle partecipazioni che non sono negoziate nei mercati regolamentati; la seconda situazione, invece, prevede che sia stato rivalutato il valore dei terreni edificabili e che hanno una destinazione agricola. In entrambi i casi, però, il possesso deve essere avvenuto alla data del 1° gennaio del 2010: ebbene, chiunque si trovi in situazioni del genere deve provvedere al pagamento della terza e ultima rata dell’imposta sostitutiva che è stata determinata in base al valore che risulta dalla perizia giurata di stima, con tanto di applicazione di un interesse pari al 3% annuo (il versamento di quest’ultimo deve avvenire in maniera contestuale).

In questo ambito, tra l’altro, si può far rientrare anche il riconoscimento dei fabbricati rurali. Il tempo rimasto a disposizione dei soggetti coinvolti non è molto, appena due giorni, dato che la nostra amministrazione ha puntato su una scadenza ben precisa, vale a dire il prossimo 31 ottobre. D’altronde, le autocertificazioni della ruralità immobiliare impongono l’attenzione massima. Come si deve provvedere in tal senso? Anzitutto, il pagamento vero e proprio viene perfezionato attraverso il consueto modello F24 nella sua modalità telematica e destinato a coloro che sono titolari di partita Iva; l’alternativa, pensata appositamente per i non titolari, consiste nello sfruttare il modello stesso presso gli istituti di credito, le agenzie postali e i concessionari.

L’Agenzia delle Entrate ha fornito già da tempo i codici tributo da utilizzare in situazioni del genere. Nello specifico, per le rivalutazioni a cui si sta facendo riferimento, ve ne sono due: il primo è il codice 8055, relativo all’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e ai fini della rideterminazione dei valori di acquisto delle partecipazioni non negoziate nei mercati regolamentati. Il secondo codice, poi, è l’8056, relativo alla stessa imposta per la rideterminazione che riguarda i valori di acquisto dei terreni edificabili e con destinazione agricola.

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