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Ultimi tre giorni per la sottoscrizione dell’inventario

La scadenza di fine anno sarà valida anche per la sottoscrizione dell’inventario relativo al bilancio del 31 dicembre 2011: in pratica, sono chiamati a rispettare il termine ultimo, fissato dalla nostra amministrazione finanziaria fra tre giorni esatti, le imprese individuali, le società di persone e i soggetti Ires (Imposta sul Reddito delle Società) che presentano un periodo di imposta che coincide con l’anno solare (si sta parlando di contabilità ordinaria per la precisione). Entrando maggiormente nel dettaglio, l’inventario e il bilancio che è riportato sul relativo libro devono essere sottoscritti dal titolare dell’impresa individuale, oppure dal legale rappresentante della società.

Giusto un anno fa, tra l’altro, si è posto per gli ex minimi il problema delle rimanenze di magazzino. La redazione dell’inventario in questione spetta alle società di capitali e a quelle di persone all’inizio dell’attività e, successivamente, ogni anno al momento della chiusura dell’esercizio. L’obiettivo è facilmente intuibile, vale a dire l’accertamento della consistenza patrimoniale di una determinata società in un dato momento. Per tale motivo, sono vari gli elementi che devono risultare.

Ad esempio, l’indicazione dei beni di proprietà, senza dimenticare la specifica dei beni estranei all’impresa, la valutazione delle attività e passività indicate in precedenza e il massimo dettaglio delle rimanenze di magazzino a fine esercizio. Il bilancio contabile, poi, deve essere riportato così come risulta dalla gestione in uso. Il bilancio di esercizio deve anche essere completo di nota integrativa e di una eventuale relazione sulla gestione. Un’altra scadenza importante in questo senso si è avuta lo scorso mese di marzo, in relazione ai libri sociali e alla tassa di vidimazione. Delle precisazioni importanti, infine, sono quelle sull’imposta di bollo: è stabilito, infatti, che essa sia pari a 29,24 euro ogni cento pagine (o frazione di cento) per quel che concerne il libro giornale, oppure a 14,62 euro, sempre ogni cento pagine o frazione, per la tassa di concessione governativa.

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