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Controlli fiscali sui giochi

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giochiIn un periodo di particolare attenzione sul fronte fiscale, Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno pubblicato i dati relativi ai controlli effettuati sui giochi nel corso del 2012. Controlli che hanno portato alla luce 530 violazioni penali, 538 denunce, 281 sequestri oltre 44 milioni di euro di imposta, più di 1.700 violazioni Aams, su un totale di esercizi controllati pari a 27.376 unità, in incremento del 35 per cento rispetto allo scorso anno.

In maniera più dettagliata, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno dichiarato che nel corso del 2012 sarebbero stati accertati oltre 44 milioni di euro. Una somma che nell’apparenza potrebbe sembrare non significativa (basti considerare che il giro d’affari complessivo dei giochi nel 2012 è stato valutato intorno agli 86 miliardi di euro), ma che comunque dimostrare quanto stiano migliorando i risultati derivanti dalla lotta alle cattive abitudini (nel 2010 furono recuperati 5,8 milioni di euro, mentre nel 2011 ne furono recuperati 13,8 milioni).

Il merito va sicuramente attribuito all’incremento del numero di controlli amministrativi ordinati dal ministero dell’economia e della piena entrata in vigore delle norme della legge di stabilità 2011, che stabiliscono  paletti più stretti per l’esercizio delle scommesse e pesanti sanzioni  per chi gestisce irregolarmente gli apparecchi da intrattenimento (vedi anche Poker live nuovo rinvio per le novità fiscali).

Tra i tanti nomi noti terminati nel mirino della Gdf c’è stata anche la Goldbet, accusata – si legge nel quotidiano Italia Oggi dell’8 aprile u.s. – di “esterovestizione” per aver esercitato senza  concessione, con oltre 500 agenti, il betting in Italia pur avendo sede  in Austria. In particolare, aggiungeva il quotidiano, “gli investigatori hanno accertato che il bookmaker avrebbe  omesso di dichiarare 234 milioni di ricavi sui quali avrebbe dovuto pagare  43,4 milioni di euro per imposte sui redditi e circa 6 milioni per imposte  sulle scommesse. La Goldbet respinge ogni accusa di evasione fi scale e  «precisa di aver ricevuto solo l’atto di avvio di un procedimento tributario»”.

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