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Bonus acquisto condizionatore 2013

bonus condizionatori

bonus condizionatoriCome noto, è stata prorogata fino al 31 dicembre 2013 la possibilità di poter usufruire della detrazione Irpef ed Ires per le spese sul risparmio energetico qualificato degli edifici. Per le spese pagate entro tale data, pertanto, sarà possibile usufruire del maxi bonus del 65%, maggiorato di 10 punti percentuali rispetto a quanto in vigore fino allo scorso 5 giugno 2013. Il benefit riguarda anche l’acquisto di condizionatori, certamente frequente nel torrido clima estivo che stiamo attraversando.

La possibilità di usufruire del bonus anche per l’acquisto e installazione di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza, e scaldaacqua, è stata permessa dall’emendamento approvato dal Senato. Attenzione, però, a non dimenticare che l’estensione del bonus agli impianti di climatizzazione potrà operare solo per i pagamenti effettuati dalla conversione del decreto legge fino al 31 dicembre 2013, e non è recuperabile per le spese effettuate a inizio anno.

Oltre ai condizionatori, sarà possibile usufruire della detrazione Irpef anche per le spese per i grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, nonché A per i forni per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica, con benefit previsto nella misura del 50%. Il vincolo è in questo caso rappresentato dalla sua finalità: è infatti necessario che tali acquisti siano strettamente collegati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione (tra i bonus ecologici vedi anche gli ecocontributi pneumatici).

Pertanto, l’estensione del bonus ai grandi elettrodomestici (si pensi a frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavastoviglie, e così via) potrà avvenire solamente in relazione alle opere di ristrutturazione e, sempre e comunque, solo per i pagamenti che verranno effettuati entro il 31 dicembre 2013, con decorrenza dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto.

Per poter usufruire di tali detrazioni è necessario effettuare i pagamenti mediante il bonifico “parlante” (cioè, quello che contiene codice fiscale / partita IVA del soggetto ordinante e di quello beneficiario) e conservare tutta la documentazione per l’inoltro in sede di dichiarazione dei redditi.

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