I contributi volontari, detti anche versamenti individuali e volontari, sono quei versamenti che possono essere effettuati da tutti quei lavoratori che si sono ritrovati ad interrompere o a cessare l’attività lavorativa. Questi contributi individuali hanno il fine di perfezionare quelli che sono i requisiti di assicurazione e quelli che sono gli stessi requisiti di contribuzione, elementi necessari, quest’ultimi, per il raggiungimento del diritto alla prestazione pensionistica. Inoltre, i contributi individuali INPS volontari possono anche essere versati per incrementare l’importo del trattamento pensionistico, ovvero per aumentare quella che è la somma della futura pensione a cui si avrebbe diritto. L’incremento dei contributi individuali può essere effettuato solo se sono già stati perfezionati i requisiti contributivi che per legge sono richiesti.

Si può ottenere l’autorizzazione al versamento di quelli che sono i contributi individuali INPS volontari solamente se c’è stata l’interruzione del rapporto di lavoro. Può, tuttavia, essere concessa un’autorizzazione per il versamento dei contributi individuali INPS volontari, per i rapporti di lavoro subordinati o autonomi, anche se questo non è cessato ma solamente per i seguenti casi:

• sospensione del lavoro, che può essere anche per periodi brevi, come ad esempio l’aspettativa per motivi di famiglia;
• sospensione o interruzione del rapporto di lavoro, queste sono previste specificamente dalla legge e da quelle che sono le disposizioni contrattuali successive al 31 dicembre 2012. Fanno parte di questa categoria, ad esempio, congedi per gravi motivi familiari (devono essere documentati), aspettativa non retribuita per motivi personali ecc);
• attività svolta con contratto di lavoro part time;
• integrazione dei versamenti per attività lavorativa svolta nel settore agricolo.