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Ravvedimento operoso, il nuovo modello di collaborazione tra cittadini

La nuova Legge di Stabilità, relativa all’anno 2015 ha il merito di introdurre un modello di collaborazione tra fisco e cittadino inedito in confronto al passato. In questo schema il cittadino ha un ruolo decisamente attivo.

Il nuovo sistema di comunicazione e collaborazione tra fisco e contribuente è caratterizzato da aspetti salienti quali ad esempio lo scambio di dati.

Di cosa si tratta?

Mediante un ricco sistema di scambio di dati tra amministrazione e contribuente, il cittadino ha un ruolo attivo di gestione e verifica per formalizzare la correttezza delle proprie dichiarazioni e la corrispondenza tra i dati da lui forniti e quelli in possesso dell’Agenzia delle Entrate.

Nello specifico, già in fase di predisposizione delle dichiarazioni, il contribuente può conoscere – tramite appositi strumenti telematici – quali, tra le informazioni rese, potranno essere oggetto di eventuale verifica e controllo da parte del Fisco e della Guardia di Finanza nei suoi confronti. Tali informazioni potranno riguardare, ad esempio, ricavi o compensi, redditi, volume d’affari, agevolazioni e detrazioni.   Il contribuente può in ogni momento segnalare fatti ignorati dall’Agenzia delle Entrate e integrare e correggere le dichiarazioni rese, in modo da evitare errori o omissioni.   In caso di dichiarazioni erronee o incomplete o di accertate violazioni, il cittadino può rimediare mediante il cosiddetto “ravvedimento operoso”.

Il ravvedimento operoso permette dunque al cittadino che abbia commesso una violazione tributaria (ad esempio: mancato pagamento di una tassa, evasione fiscale, rilascio di dichiarazioni non corrette) di rimediare spontaneamente alle irregolarità commesse godendo altresì di una diminuzione delle sanzioni previste e di agevolazioni dal punto di vista penale.

Queste diminuzioni e agevolazioni premiano il comportamento spontaneo del cittadino, volto a rimediare al proprio torto.  Il cittadino può in pratica effettuare, in ogni momento, il pagamento delle somme dovute, beneficiando di una riduzione delle relative sanzioni, proporzionata alla tempestività del ravvedimento.

 

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