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Pensioni, il Ddl Damiano prende spunto da Tsipras

C’è una similitudine tra quanto sta accadendo in Grecia e la riforma pensionistica italiana. Prendendo come riferimento i desideri di Tsipras che accetterà di innalzare l’età pensionabile in Grecia per volere della Troika a 67 anni ma in modo graduale, Cesare Damiano cercherà di adottare la stessa gradualità in Italia per le modifiche al sistema delle pensioni.

Stando a Tsipras, infatti, non può essere la soglia dell’età pensionabile e i relativi tempi necessari per arrivarci a far saltare ‘accordo con l’Ue poiché la Troika sta peccando sicuramente di un eccesso di rigidità limitando il potere dei sindacati e la contrattazione collettiva.

E in Italia? Come funziona il Ddl Damiano? Sostengono gli esperti:

Per quanto riguarda l’Italia, Damiano spiega che il nostro Paese dovrà ad ogni modo affrontare il tema flessibilità per rendere la pensione accessibile a partire dai 62 anni con 35 anni di contributi e penalizzazioni massime all’8% per chi sceglie di andare in pensione prima del tempo. Altrimenti, l’alternativa per un pensionamento anticipato è rappresentato dagli anni di contributi, anche per venire incontro ai lavoratori precoci, che devono essere 41 anni per non avere penalizzazioni sull’assegno pensionistico. Quindi, per tutelare i lavoratori precoci con 41 anni di contributi si permetterebbe il pensionamento sempre senza nessun vincolo di età, mentre per quanto riguarda la flessibilità quello che si sta proponendo con il ddl Damiano è una sorta di quota 97 con penalizzazioni decrescenti.

In altri termini, per descrivere le novità che Cesare Damiano sta cercando di introdurre, si può dire che il suo decreto di legge propone una sorta di quota 97 con penalizzazioni, mantenendo un occhio di riguardo per i lavoratori precoci.

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