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Detrazione fiscale 65%: la soluzione dei certificati di credito

I certificati di credito fiscale potrebbero rappresentare la soluzione ad uno dei limiti della normativa sulla detrazione del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica edilizia.

La riforma, che al momento si trova in Commissione Bilancio alla Camera, mira a rimborsi immediati oltrepassando la rateazione in dieci anni. Lo sconto immediato sui lavori si prefigge di essere uno stimolo ancora più efficace di quanto non sia stato il sistema di detrazioni fiscali per contrastare in modo incisivo il lavoro in nero nel settore edilizio.

Per la detrazione del 65%, dunque, come evitare di aspettare dieci anni per il rimborso del bonus_

Da questo punto di vista i certificati di credito fiscale rappresentano uno strumento valido per comprovare l’avvenuta spesa per i lavori di ottimizzazione energetica e di ristrutturazione degli edifici. Alcuni sondaggi infatti confermano che molte persone si scoraggiano di fronte alla finestra temporale decennale delle detrazioni fiscali del bonus casa e quindi restano incentivate a commissionare lavori in nero tagliando i costi nell’immediato. Ed è proprio su questo punto che agirebbe la cartolarizzazione dei crediti mediante certificati cedibili in via esclusiva alle imprese appaltatrici dei lavori per un risparmio da subito e senza attendere. In altre parole le ditte appaltatrici sono tenute ad accettare la consegna di questi certificati fiscali come pagamento parziale per i lavori.

Non finisce qui. Occorre aggiungere che queste ultime successivamente a loro volta possono liquidare i certificati sono mediante banche e altri intermediari abilitati. Lo scopo è quello di far emergere dal nero soprattutto lavori edilizi di importo medio-basso.

 

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