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Sempre più stretti i controlli sugli affitti attraverso l’anagrafe condominiale

Continua da parte del Fisco italiano la lunga lotta contro il diffuso fenomeno degli affitti in nero, che alimentano tuttora una buona percentuale dell’evasione fiscale nazionale. A partire dal 1 gennaio 2014, però, Fisco e governo collaboreranno per arginare questo fenomeno. 

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La legge di Stabilità per il 2014 ha infatti introdotto una serie di norme volte alla riduzione del fenomeno, tra cui l’obbligo di pagamento dei canoni di locazione relativi agli immobili destinati ad uso residenziale attraverso l’utilizzo di strumenti di pagamento tracciabili, come assegni e bonifici bancari e postali.

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Ma oltre alle nuove norme relative ai sistemi di pagamento, valide per qualsiasi importo e persino per gli affitti di tipo stagionale, ci sarà anche un’altra possibilità per essere individuati dal Fisco se non in regola. A partire da giugno scorso, infatti, è entrata in vigore anche l’anagrafe condominiale, il database all’interno del quale vengono inseriti tutti i dati relativi agli inquilini di un certo stabile.

I proprietari sono tenuti già da qualche mese quindi a comunicare all’amministratore i dati di chi utilizza l’appartamento e la tipologia di contratto prescelta – l’amministratore può essere anche sostituito se non compie questo adempimento -, ma a partire dal mese di gennaio 2014 la legge di Stabilità ha concesso ai comuni l’accesso a questi dati, che potranno essere confrontati con quelli  relativi al pagamento delle imposte. In caso di irregolarità riscontrate sul pagamento delle tasse sugli immobili  i Comuni potranno incassare quanto dovuto per le attività di controllo.

 

 

 

 

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