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Moratoria sui debiti tributari delle aziende in crisi

E’ stato finalmente varato il provvedimento che introduce la moratoria di un anno dei debiti tributari per le imprese “in crisi”, certificate da Equitalia. Un provvedimento che potrebbe costituire un gradevole sollievo nei confronti delle realtà imprenditoriali in difficoltà, e che va ad accompagnarsi – e a non sostituire – i provvedimenti già avviati nei confronti delle moratorie dei debiti intrattenuti nei confronti degli istituti di credito. La misura dovrà ora essere attuata attraverso un decreto del ministero dell’economia.

A diventare legge sono anche le nuove regole in materia di commissioni bancarie, che prevedono la reintroduzione delle commissioni per gli scoperti, precedentemente cancellate con un emendamento al dl liberalizzazioni, con esonero delle famiglie e dei correntisti in rosso per un massimo di 500 euro, e per non più di sette giorni consecutivi a trimestre.

È inoltre stato previsto che chi ravviserà “intoppi” nella concessione di un prestito presso un istituto di credito, potrà chiederne conto al prefetto. Costui potrà rivolgersi all’istituto di credito che ha effettuato l’istruttoria per poter avere una spiegazione, e di qui girare la pratica all’Arbitro bancario finanziario, che a sua volta dovrà pronunciarsi entro trenta giorni dalla segnalazione.

Entro tre mesi dovrebbe inoltre nascere, presso il ministero dell’economia, l’Osservatorio sull’erogazione del credito da parte delle banche alla clientela, con l’obiettivo di una migliore tutela nei confronti delle famiglie, delle imprese micro, piccole e medie, e nei confronti delle imprese giovanili e femminili.

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Saranno compiti dell’Osservatorio la verifica e il controllo dei tassi di interesse, delle commissioni e delle altre condizioni accessorie, oltre alla diffusione di proposte migliorative. Ne faranno parte – a titolo gratuito – due membri del ministero dell’economia, uno del ministero dello sviluppo economico, uno di Bankitalia, un rappresentante delle associazioni dei consumatori, uno dell’Abi, tre esponenti delle imprese maggiormente rappresentative a livello nazionale e un componente delle organizzazioni di società finanziarie regionali.

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