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Contratti utenze, come si fa la voltura e quali sono i costi

La voltura di un contratto è sempre più utilizzata da tutti gli utenti che si ritrovano a cambiare casa e che sono nelle condizioni di poter usufruire di questo cambio nominativo sul contratto, ovvero la voltura, che permette di non dove interrompere e riattivare l’utenza interessata. Infatti la voltura di un contratto è l’adempimento obbligatorio che si attua quando si deve intestare un contratto attivo da una persona ad un’altra senza così interrompere la fornitura.

I costi della voltura variano non soltanto di gestore in gestore, ma anche in base all’appartenenza del mercato. Infatti, se si appartiene al mercato libero i costi di voltura saranno dettati dal gestore della fornitura; se, invece, si appartiene al mercato di maggior tutela i costi di voltura saranno dettati dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas.

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Ecco le spese che verranno sostenuti da tutti gli utenti che effettueranno una voltura del contratto di energia elettrica a proprio nome nelle condizioni del mercato di maggior tutela:

costo per gli oneri amministrativi legati alla voltura del contratto euro 27.52;
costo per il contributo fisso legato alle voltura del contratto euro 23,00;
costo della voltura del contratto legato alla marca da bollo euro 16,00.
Il costo del deposito cauzionale varia a seconda del gestore mentre le agevolazioni sono soggettive.

Una volta eseguita la voltura, nella prima fattura utile l’utente troverà quello che è il costo della voltura e l’ammontare del deposito cauzionale (somma che viene versata come garanzia all’inizio del contratto e restituita alla fine. Nel caso di una domiciliazione bancaria non viene addebitato il deposito cauzionali).

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