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Multe con posta elettronica certificata

Dallo scorso 1 gennaio 2013 i verbali per violazioni del codice della strada saranno notificati anche tramite la Posta elettronica certificata, senza oneri di spedizione a carico del destinatario. Una iniziativa da tempo preannunciata, che dovrebbe comportare non solamente il risparmio degli oneri di spedizione (altrimenti a carico del destinatario nella versione cartacea), ma anche una accelerazione dei termini di consegna e di notifica virtuale.

La mossa sarà comunque parallela alla spedizione cartacea, non producendo, nell’immediato, alcuna novità nei confronti di quelle persone che non sono titolari di posta elettronica certificata.

Gli altri hanno invece la facoltà di indicare alla pubblica amministrazione un proprio indirizzo di Posta elettronica certificata, quale suo domicilio digitale. L’indirizzo verrà inserito nell’Anagrafe nazionale della popolazione residente-Anpr e sarà reso disponibile a tutte le pubbliche amministrazioni e ai gestori o esercenti di pubblici servizi: pertanto, l’amministrazione che commina la sanzione potrà attingere dal registro l‘indirizzo di posta elettronica certificata del cittadino e, di conseguenza, inviare lui attraverso tale mezzo virtuale la cartella contenente la multa.

Ricordiamo come l’obbligo di essere titolari di una casella di posta elettronica certificata sia esteso alle imprese individuali che si iscrivono al registro delle imprese o all’albo delle imprese artigiane. Le imprese individuali attive devono depositare il proprio indirizzo di pec entro il 30 giugno 2013 (vedi anche Multe stradali inviate via PEC ).

Entro la metà del successivo mese di marzo, sulla base degli elenchi di indirizzi di pec costituiti presso il registro delle imprese e gli ordini o collegi professionali, sarà istituito presso il ministero dello sviluppo economico un Indice nazionale Inipec, al quale le pubbliche amministrazioni potranno accedere.

Vi aggiorneremo nelle prossime settimane sulla prosecuzione dei lavori che, a partire dal mese di marzo, potrebbero apportare significative novità sulla modalità di gestione delle comunicazioni certificate tra amministrazioni e cittadini.

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