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Come ottenere la restituzione degli aumenti delle bollette dell’acqua

L’addizionale del 7 per cento sulle bollette dell’acqua, per una voce che è legata alla remunerazione del capitale investito, sarebbe incompatibile con il quadro normativo uscito dal referendum del 12 e 13 giugno 2011. Di conseguenza – ha indicato l’Autorità per l’energia elettrica e il gas dopo il parere del 25 gennaio 2013, n. 267, da parte del Consiglio di Stato, va restituita agli utenti. Ma come ottenere il rimborso?

Secondo quanto suggerito dalla stessa Authority, il rimborso non avverrà con conguaglio, ma direttamente in bolletta. A calcolare l’ammontare dei rimborsi saranno gli stessi enti d’ambito che hanno determinato le tariffe applicate nel 2011, e che quindi individueranno in maniera specifica quali sono gli importi da restituire agli utenti finali (vedi anche Bonus sociale sulle bollette della luce).

In data 2 febbraio 2013, il quotidiano Italia Oggi anticipava e riepilogava come “le associazioni dei consumatori (che assieme agli enti d’ambito, alle regioni e agli altri soggetti portatori di interessi avranno 30 giorni di tempo dalla pubblicazione della delibera per presentare eventuali osservazioni) sono soddisfatte per la pronuncia del Consiglio di stato“.

Secondo quanto affermato dall’associazione guidata da Carlo Rienzi, “un conto è che la tariffa copra tutti gli effettivi aumenti di costi legati all’aumento reale dei prezzi pagati dai gestori, un altro è prevedere, ex ante, un meccanismo di indicizzazione dei prezzi che finisce per reintrodurre, surrettiziamente quanto il Consiglio di stato ha ribadito essere illegale” (vedi anche Bonus sociale sulle bollette della luce).

Di qui, la conseguente avvertenza: “i soldi indebitamente incassati dai gestori vanno rimborsati immediatamente, ossia nella prima bolletta utile, con tanto di interessi legali, altrimenti scatteranno le azioni legali“. Secondo la stessa Codacons, dovrebbe essere rivista anche la nuova delibera dell’Authority del 28 dicembre 2012, eliminando il riconoscimento di costi a priori e l’aggiornamento automatico dei costi operativi all’inflazione.

Continueremo a tenervi aggiornati sul tema anche nel corso dei prossimi mesi.

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