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Conti correnti, il Fisco esamina la giacenza media

Entro l’ultimo giorno di giugno poste, banche e altri intermediari dovranno rendere nota all’Agenzia delle Entrate i dati di sintesi inerenti al 2014 circa i rapporti finanziari.

Stando a quanto stabilito dalla legge di Stabilità di quest’anno, tra le informazioni che termineranno sotto la lente del Fisco quest’anno è da tenere presente anche la giacenza media dei conti correnti.

Giacenza media conto corrente, i dati da considerare

Il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate ha reso operativa la novità disciplinata dall’ultima legge di Stabilità e dunque la giacenza media dei conti correnti finirà nella Superanagrafe dei conti correnti. I primi dati che arriveranno sono quelli inerenti al 2014 e dovranno essere trasmessi da banche, Poste e altri intermediari entro il prossimo 30 giugno di quest’anno. L’esame della giacenza media servirà per i controlli sull’Isee.

Resta da porre una domanda molto importante. Di cosa parliamo quando discutiamo della giacenza media dei conti correnti? Cos’è?

Appare opportuno ricordare che la giacenza media del conto corrente si configura come l’importo medio dei crediti del cliente in un determinato periodo rapportato a un anno. Al fine di ottenere il valore è necessario dilazionare la somma delle giacenze giornaliere (saldi giornalieri) per 365, indipendentemente dal numero di giorni in cui il deposito/conto risulta attivo.

Per quanto riguarda il Conto corrente, quali sono le informazioni che giungeranno al Fisco? Le informazioni che arrivano al Fisco sui conti correnti sono essenzialmente quattro:

– saldo contabile a inizio anno;

– saldo contabile a fine anno;

– importo totale degli accrediti effettuati;

– importo totale degli addebiti nello stesso anno.

Da ultimo, i dati della Superanagrafe dei conti correnti sono funzionali al Fisco per effettuare delle analisi del rischio evasione.

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