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Differenza tra Irap e Irpef

Ieri abbiamo visto cosa sia l’Irap (imposta regionale sulle attività produttive) e quali siano le principali differenze con l’Ires. Oggi cerchiamo di comprendere quali siano le principali differenze che separano la sfera di applicazione dell’Irap da quella dell’Irpef, l’imposta sui redditi delle persone fisiche. Ecco tutti i principali elementi caratteristici dell’Irap e dell’Irpef, con gli ultimi aggiornamenti sulle relative discipline fiscali.

Irap

Come abbiamo avuto più volte modo di notare, l’imposta regionale sulle attività produttive è un’imposta locale che si applica alle attività produttive esercitate in ciascuna regione. L’imposta risulterà così dovuta esclusivamente da parte di chi svolge attività d’impresa, e non solamente dalle persone fisiche. È un’imposta oggettiva, calcolata applicando l’aliquota (base) del 3,9% al valore della produzione netta (cioè, i ricavi meno i costi d’esercizio).

Ogni anno bisognerà procedere al versamento del saldo Irap relativo all’esercizio precedente, e all’acconto Irap relativo all’anno in corso. L’acconto sarà pari al 99% del debito d’imposta risultate dalla dichiarazione del periodo d’imposta precedente, e può essere versato in due distinte rate.

Per un maggior approfondimento sulla disciplina Irap, Fisco e Tributi ha curato questo interessante approfondimento.

IRAP: cos’è e come calcolarla

Irpef

Contrariamente all’Irap, l’Irpef è un’imposta sulle persone fisiche (sui loro redditi). Istituita nel 1974, è un’imposta diretta in grado di sostenere l’intero gettito fiscale dello Stato italiano per circa un terzo. Presupposto per l’applicazione dell’imposta sarà determinato dal possesso dei redditi rientranti nelle categorie: fondiario, capitale, lavoro dipendente, lavoro autonomo, impresa, diversi.

La struttura dell’Irpef è progressiva: colpisce cioè il reddito con aliquote che aumentano in relazione agli scaglioni di reddito. Sono soggetti passivi Irpef le persone residenti sul territorio italiano, le persone non residenti sul territorio italiano per i soli redditi prodotti nel territorio italiano, e i soggetti passivi c.d. “impropri” (cioè le società di persone e alcune società di capitali i cui soci hanno adottato la tassazione per trasparenza).

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