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Inps: soppresso il fondo previdenziale per il trasporto pubblico

Il fondo di previdenza che fino ad oggi è stato riservato ai dipendenti dei pubblici servizi di trasporto del nostro paese non avrà più alcuna ragione di esistere d’ora in poi: in effetti, questo specifico strumento è stato soppresso, come emerge chiaramente anche da una delle ultime circolari che sono state pubblicate dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. Questo cambiamento così importante si è reso necessario alla luce di quanto disposto dal Decreto legge numero 70 del 2011 (“Prime disposizioni urgenti per l’economia”), il quale prevede espressamente che la determinazione degli elementi accessori per quel che concerne la retribuzione utile per il calcolo della pensione benefici di una semplificazione netta degli adempimenti. Tali retribuzioni, previste sin dal 1996 per questa specifica categoria lavorativa, vengono ad essere determinate mediante degli opportuni calcoli, con l’Inps stesso che è chiamato a rendere pensionabili o meno queste competenze di tipo accessorio.

Sempre nel 1996, poi, erano state stabilite le istruzioni relative a questo regime pensionistico, con gli addetti ai trasporti pubblici sempre in primo piano. Che cosa prevedono tali istruzioni? I dipendenti coinvolti avevano l’obbligo di inviare all’ente previdenziale le tabelle che contenevano gli elementi accessori in questione, entro e non oltre il 30 giugno di ogni singolo anno. Spettava poi l’Inps, nel termine di atri sei mesi, determinare quali elementi potevano essere ritenuti pensionabili e quali no. Il testo normativo dello scorso anno ha invece modificato tutta questa impostazione.

In particolare, vi sono alcune modifiche che vanno assolutamente sottolineate: ad esempio, è previsto l’invio degli elementi accessori con la sola modalità telematica, oltre ad alcune abrogazioni specifiche che hanno riguardato la Legge 889 del 1971 (l’articolo 18 è uno di questi, vale a dire quello che contemplava gli accordi aziendali in materia retributiva). L’invio delle tabelle non sarà più necessario come prima, ma bisognerà fare riferimento a una specifica casella di posta elettronica, destinata in particolare alla categoria dei ferrotranvieri.

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