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L’Inps avvia il controllo degli assegni per i nuclei familiari

Una delle circolari pubblicate ieri dall’Inps ha avuto come obiettivo quello di controllare le più importanti prestazioni previdenziali, gli sgravi e le riduzioni contributive, con un particolare interesse nei confronti degli assegni al nucleo familiare: si tratta di una fase sperimentale per la verifica degli importi che sono stati posti a conguaglio in tal senso. Nello specifico, tale assegno è di competenza dei lavoratori dipendenti che possono vantare dei nuclei familiari composti da più persone, con i redditi di queste ultime che fanno parte dei limiti di legge. L’ammontare del conguaglio in questione, inoltre, è variabile e dipende essenzialmente da come è composta la famiglia stessa e quali redditi sono stati dichiarati: l’assegno, poi, viene liquidato dal datore di lavoro al dipendente coinvolto.

C’è un apposito modello di richiesta in tal senso, documento con il quale il lavoratore appone la propria dichiarazione di responsabilità, indicando con precisione tutte le informazioni relative alla famiglia. Tra l’altro, non bisogna dimenticare che i redditi dichiarati possono essere assoggettati all’Irpef, anche quelli a tassazione separata, ma soltanto nel caso in cui il totale sia superiore al limite di 1.032,91 euro. Al contrario, i rimborsi forfettari di spese vive non sono ricompresi nell’elenco.

Insomma, la metodologia è ben precisa, ma l’Inps ha predisposto delle liste di dichiarazioni da sottoporre a controllo. Inizialmente, si comincerà con l’analisi dei dati relativi ai nuclei familiari in cui sono presenti i due genitori e almeno un figlio minore (l’inabilità non sarà però ricompresa); la verifica, infine, si concentrerà su determinate circostanze previdenziali, come possono esserlo, ad esempio, l’individuazione dei dati Emens, la ricostruzione del nucleo mediante le dichiarazioni tributarie, la rideterminazione della classe di reddito e la verifica che il reddito non sia inferiore al 70% di quello complessivo della famiglia. I possibili assegni indebiti sono provocati da errori sull’attribuzione della classe reddituale e dal fatto che più persone del nucleo ricevono tale assegno.

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