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Fisco, il ‘Tax Freedom Day’

La giornata di oggi passerà alla storia come la celebrazione del “tax freedom day”, che in altri termini è il vero “giorno della liberazione” per tutti i contribuenti aventi un reddito non superiore a 24mila euro.

Sono passati 132 giorni dall’inizio dell’anno, e da oggi si inizia a lavorare per guadagnare, fino a ieri invece per pagare tasse e imposte. A sottolinearlo è l’Ufficio Studi della Cgia di Mestre che ha effettuato il “semplice” calcolo partendo dal reddito disponibile di un“operaio tipo” con moglie e figlio a carico, aggiungendo il bonus di 80 euro e suddividendo il totale (circa 24.600 euro annui pari a 1631 euro circa al mese) per i 365 giorni dell’anno. Dalla somma ottenuta (guadagno medio quotidiano) sono stati decurtati, quindi, tasse e contributi che gravano su redditi e consumi (pari a 9.627 euro all’anno) suddividendo per il guadagno giornaliero.

L’esito finale? Durante il 2015 fino ad oggi, i contribuenti con uno stipendio medio da operai hanno lavorato dall’1 gennaio al 12 maggio, cioè 132 giorni per il fisco. Solo da oggi, 13 maggio si inizia a guadagnare per sé e per le proprie famiglie.

Il risultato mette in luce, oltretutto, secondo l’associazione degli artigiani, un “miglioramento” rispetto al 2014, quando le giornate necessarie per saldare tasse e imposte ammontavano a 133. Ciò è dovuto, in base a quanto dichiarato dal segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi, alla stabilizzazione del bonus mensile degli 80 euro, operata con la legge di Stabilità 2015, ed anche alla lieve riduzione delle acicise sui carburanti rispetto allo scorso anno (-0,24% + Iva).

Tuttavia, non si può non tenere conto, ricorda lo stesso segretario, della possibilità degli aumenti delle imposte comunali, come Tasi, Irpef o Imu, che andrebbero ad aumentare significativamente le giornate lavorative necessarie per chiudere i conti con il fisco.

 

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