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F24 cartaceo: in quali casi può essere ancora utilizzato?

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Vi è in atto una mini riforma delle modalità di riscossione, che coinvolge i contribuenti e che riguarda le nuove metodologie di pagamento dei modelli F24. Essi, dal primo ottobre entrano obbligatoriamente nell’universo della digitalizzazione. Per i modelli con pagamenti sopra 1.000 euro, nonché per quelli con saldo pari a zero, da oggi è obbligatorio l’utilizzo dei canali di home banking messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate. Ma in quali casi è possibile utilizzare ancora l’F24 cartaceo?I contribuenti (eccezion fatta per coloro che posseggono partita Iva) hanno la possibilità di continuare a usufruire del modello cartaceo per versare somme pari o inferiori alla cifra mille euro. Non devono tuttavia esserci crediti in compensazione, oppure sarà necessario usare i servizi online messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate.

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Possono ancora usare l’F24 cartaceo anche coloro i quali sono alle prese con modelli precompilati da un ente impositore, anche in caso di versamenti superiori a 1.000 euro. Anche in questo caso, tuttavia, non dovranno esserci crediti in compensazione.

Fino al 31 dicembre sarà possibile usare l’F24 cartaceo per somme superiori ai 1.000 euro, crediti in compensazione e saldo di modelli pari a zero anche nel caso di versamenti rateali in corso di tributi, contributi e altre entrate.

Il modello è ancora disponibile per i soggetti agevolati dal punto di vista fiscale, nonché per i protestati o i cattivi pagatori sprovvisti di conto corrente. Questi ultimi potranno rivolgersi ad un intermediario ‘convenzionato’ con Entratel che consente un addebito sul proprio conto, oppure a un intermediario della riscossione che permette di pagare con una carta prepagata. Se entrambi i canali non sono disponbili, sarà semaforo verde per l’F24 cartaceo.

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