You are here
Home > Iva > La Corte di Giustizia Ue interviene sulle aliquote Iva ridotte

La Corte di Giustizia Ue interviene sulle aliquote Iva ridotte

C’è una sentenza di una settimana fa da parte della Corte di Giustizia dell’Unione Europea che vale la pena approfondire per comprendere le ultime disposizioni comunitarie in fatto di Imposta sul Valore Aggiunto: la questione, infatti, ha riguardato un ricorso presentato dalla Commissione Europea per l’applicazione delle aliquote dell’Iva in forma ridotta per quel che riguarda i biglietti per spettacoli in locali che presentavano anche il servizio di consumazione. La normativa in oggetto era quella francese, ma bisogna prendere spunto da questa pronuncia per tutti i paesi dell’Ue, Italia compresa. Secondo il governo di Parigi, le iniziative in questione erano state dettate dal fatto di voler semplificare la normativa di base e di promuovere nella maniera migliore possibile la cultura.

Bruxelles aveva fatto invece notare il venir meno a quanto dettato dalla sesta direttiva Iva, con un invito ad adeguarsi immediatamente. Quindi, si è creato un vero e proprio dubbio interpretativo e a risolverlo è stata chiamata la Corte di Strasburgo. È vero che gli stati membri hanno la possibilità di applicare l’Iva ridotta, ma questa misura, secondo la visione della Commissione Europea, deve essere soltanto a carattere derogatorio e temporaneo: i biglietti dei concerti francesi hanno rappresentato una estensione di questo carattere derogatorio, una opzione impossibile da praticare a livello europeo.

Oltre alla giustificazione del voler promuovere la cultura, le autorità transalpine hanno anche ricordato come vi siano alcuni problemi per quel che concerne l’applicazione di due specifici articoli della direttiva comunitaria, vale a dire il 99 e il 110. La corte ha deciso di dare ragione alla Commissione. In effetti, questa scelta è stata motivata con il fatto che si deve impedire alle nazioni che fanno parte dell’Ue di applicare delle aliquote fiscali che sono previste in misura del tutto derogatoria e transitoria, come previsto dalla sesta direttiva Iva. Ai ricavi per questi biglietti, dunque, andrà applicata l’aliquota ordinaria dell’imposta.

Lascia un commento

Top