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730 precompilato: un immenso patrimonio di informazioni a disposizione dei contribuenti

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C’è un immenso patrimonio informativo già a disposizione degli oltre venti milioni di contribuenti  italiani interessati dal primo anno di avvio dell’operazione e finalizzato a crescere nel 2016, quando saranno presenti nel nuovo modello anche le spese sanitarie che offrono il diritto a deduzioni o detrazioni e altre spese comuni, quali ad esempio le tasse universitarie.

La dichiarazione precompilata si basa, dunque, sulle certificazioni dei sostituti d’imposta per redditi di lavoro dipendente e assimilati, pensioni e compensi per attività occasionali di lavoro autonomo.

Nel nuovo 730, nel contempo, sono disponibili anche i dati di alcuni oneri trasmessi da altri soggetti: per quest’anno interessi passivi sui mutui, premi assicurativi e contributi previdenziali. Oltre ai dati comunicati dagli enti esterni, per il 2015 sono state utilizzate anche le informazioni presenti in Anagrafe tributaria: spese di ristrutturazione edilizia e di risparmio energetico derivanti dalla dichiarazione dell’anno precedente, versamenti e compensazioni effettuate con il modello F24, compravendite immobiliari, contratti di locazione registrati e altri dati ricavati dalla dichiarazione dei redditi dell’anno precedente.

Ma qual è stato l’iter che ha condotto a questa nuova forma di dichiarazione? Il decreto che istituisce il 730 precompilato arriva il 20 giugno 2014, quando il Consiglio dei Ministri approva lo schema di decreto recante Disposizioni in materia di semplificazioni fiscali. Il decreto legislativo n.175/2014, che prevede l’avvio sperimentale della dichiarazione dei redditi precompilata, entra in vigore il 13 dicembre. Il 15 gennaio vengono approvati e pubblicati il modello 730 2015 e quello di Certificazione Unica 2015; il 27 gennaio comincia la formazione interna per gli operatori addetti all’assistenza. Il 23 febbraio il direttore delle Entrate emana, d’intesa con l’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, il provvedimento che disciplina le modalità di accesso alla dichiarazione precompilata da parte del contribuente e degli altri soggetti delegati. I primi di marzo l’Agenzia è già in possesso di più di 100 milioni di dati inviati da soggetti terzi e di quasi 19 milioni di Certificazioni Uniche.

 

 

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