You are here
Home > Agenzia entrate > Cartelle esattoriali più care ed efficienti

Cartelle esattoriali più care ed efficienti

Dopo le ultime pronuncie della giurisprudenza sfavorevoli al fisco, l’Agenzia delle Entrate è corsa ai ripari emanando il provvedimento direttorio del 5 marzo, con cui ha rivisto il sistema di emissione ed accertamento tramite cartella di pagamento esattoriale.

Ora le contestazioni erariali e degli altri enti impositori (Inps ed Inail in primis) di nuova emissione, saranno conformi alle prescrizioni contenute nella sentenza n. 258 della Corte Costituzionale dello scorso 19/11/12, che ha allieato le procedure di notifica degli atti di accertamento e delle cartelle di pagameto, nelle situazioni di irreperibilità relativa, rifiuto o simili del ricevente o di suoi legittimati, alla disciplina generale di cui all’art. 140 del codice di procedura civile, in base al disposto dell’art. 26 del D.P.R. n. 602/1973.I

Il nuovo iter, incentrato sul rispetto delle informazioni personali del contribuente, prevede in sintesi, che in caso di temporanea assenza del destinatario o di persona idonea a comprovare la ricezione dell’atto nel luogo di recapito (abitazione, ufficio, azienda, ecc.), la notifica deve avvenire con tre differenti modalità parallele:

–          deposito nella casa comunale di residenza degli atti;

–          esposizione dell’avviso di giacenza in busta sigillata all’indirizzo di destinazione del contribuente;

–          invio di una raccomandata con avviso di ricevimento all’interessato, per rendere nota la procedura in corso.

Il combinato disposto degli art. 26 del D.P.R. n. 602/1973 e 60 del D.P.R. n. 600/1973 invece continuerà ad applicarsi ai soli casi di irrintracciabilità cronica del contribuente.

In aggiunta a quanto detto, a corollario degli interventi in materia, va annoverato anche il rincaro degli interessi di mora per ritardato pagamento (ovvero decorsi 60 giorni dalla notifica della cartella) stabilito dall’Amministrazione Finanziaria per l’anno in corso al 5,2233%, in controtendenza rispetto alle annualità passate, che avevano visto un tendenziale calo del tasso di riferimento.

L’aliquota maggiorata entrerà pienamente a regime dal prossimo primo maggio.

Lascia un commento

Top