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Pagamenti con il telefonino per dire addio al contante

Tra i tanti rami del decreto sulla crescita, vi è anche una serie di norme che dovrebbero consentire al Paese di abbandonare, gradualmente, l’utilizzo del contante. A partire dal 1 gennaio 2014, infatti, il governo ha stabilito di non prevedere soglie ai pagamenti effettuati con carte di debito come il bancomat, indirizzando tale disposizione verso i soggetti che effettuano attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, i quali saranno appunto tenuti – con la decorrenza di cui sopra – ad accettare pagamenti con gli strumenti transazionali.

In altri termini ancora, l’esecutivo non ha stabilito alcuna soglia da cui far scattare una tracciabilità obbligata dei pagamenti, poiché il compito di parametrarla per attività e per importi minimi sarà affidata a successivi decreti ministeriali, che avranno il compito di indicare importi minimi, le modalità e i termini, anche in relazione ai soggetti interessati dall’attuazione della disposizione.

Ancora, il governo vuole incentivare l’effettuazione di pagamenti elettronici con strumenti alternativi alle carte di pagamento, ed eventualmente anche tramite tecnologie mobili, avviando una sperimentazione dei pagamenti attraverso gli smartphone e i cellulari.

Altro obiettivo stimolato dal decreto crescita consiste nella dematerializzazione dei documenti: non vi sarà più alcuna carta nazionale dei servizi, tessera sanitaria e carta di identità elettronica o cartacea, poiché in sostituzione giungerà un unico documento elettronico, che consentirà di accedere più facilmente a tutti i servizi online della pubblica amministrazione. Il documento sostituirà progressivamente quelli attualmente circolanti, e costituirà il punto di riferimento unitario attraverso cui il cittadino viene registrato e riconosciuto dalle amministrazioni dello stato.

Confermata infine l’istituzione dell’Anagrafe nazionale della popolazione residente (Anpr), un centro unico di gestione dati che subentrerà all’Indice nazionale delle anagrafi (Ina) e all’Anagrafe della popolazione  italiana residente all’estero (Aire).

Torneremo nel corso delle prossime settimane su questi argomenti, che potrebbero realmente semplificare i rapporti procedurali dei cittadini con le pubbliche amministrazioni e con le imprese.

A proposito di circolazione del contante: avete già dato un’occhiata al nostro approfondimento sulle novità in termini di antiriciclaggio dei depositi bancari?

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