You are here
Home > Economia > Rincari: Il Governo corre ai ripari

Rincari: Il Governo corre ai ripari

spesa.gifScatta l’emergenza prezzi. Gli aumenti di carburanti e alimentari preoccupano anche il governo che per correre ai ripari accelera sull’istituzione di “Mister prezzi”, la nuova figura nata con la Finanziaria appena approvata che avrà il compito di monitorare l’andamento dei rincari e di bacchettare gli speculatori. Il «nuovo strumento», come lo definisce il viceministro dello Sviluppo Economico Sergio D’Antoni, arriverà tra breve e «nei prossimi giorni» si potrà essere in grado di attuare quanto previsto nella manovra.

Di miracoli comunque non se ne vedranno, perché «non arriverà Superman». Forse però Mister Prezzi potrà intervenire dove riscontrerà delle anomalie con un’opera «di persuasione e di deterrenza» e anche, in collaborazione «con le Camere di Commercio, con delle denunce» alla Guardia di Finanza e all’Antitrust su prezzi e tariffe fuori misura.

Di nomi al momento il viceministro non ne fa, ma in pole position per ricoprire l’incarico sembra essere Antonio Lirosi, capo della direzione generale del ministero per l’Armonizzazione del mercato e la tutela dei consumatori e già «Mr liberalizzazioni», braccio destro di Pierluigi Bersani nella definizione delle tre lenzuolate. «Decidere non spetta a me, ma dovendo evitare nuove spese per lo Stato dovremo utilizzare le professionalità e l’assetto organizzativo già esistenti», spiega D’Antoni, lasciando intendere quindi che Mr Prezzi dovrà essere identificato tra funzionari e dirigenti già al lavoro.

La nuova figura sarà comunque solo la punta dell’iceberg di un lavoro più capillare portato avanti dalla Guardia di Finanza e dalla task force interministeriale antispeculazione di Sviluppo economico e Politiche agricole che tra novembre e dicembre ha riscontrato su oltre 3mila controlli 440 irregolarità sui prezzi al consumo. Le violazoni riguardavano in particolare l’esposizione dei prezzi e il mancato rispetto dei requisiti qualitativi nella fase produttiva delle filiere lattiero-casearia e cerealicola. In quei settori che hanno assistito cioè ai balzi dei prezzi maggiori a dicembre: latte (+7,6%), pane (+12,3%) e pasta (+8,4%).

Consumatori allo stremo. Una «marcia su Roma» dei consumatori «esasperati». La organizzerà il Codacons che, dopo i rincari di benzina e alimentari, lancia l’allarme per l’«emergenza prezzi».L’associazione chiede «l’intervento delle forze dell’ordine e della magistratura per bloccare le speculazioni», mentre per evitare un eccessivo peso dei rincari dei carburanti, propone «l’eliminazione delle accise sulla benzina e una riduzione dei prezzi del 20%». Secondo i calcoli del Codacons infatti «i primi di gennaio 2003, esattamente 5 anni fa, la benzina costava il 29% in meno rispetto ai listini odierni e il gasolio ben il 46% in meno.

La corsa dei prezzi dei carburanti determina così oggi una maggiore spesa per un pieno pari a 15,7 euro per la benzina e 20,9 euro per il gasolio». Si tratta di cifre «astronomiche», prosegue l’associazione, «che pesano fortemente sui bilanci familiari: un automobilista, rispetto allo stesso periodo del 2003, spende oggi 750 euro in più all’anno per la benzina e 1.000 euro annui in più per il gasolio».

www.ilmessaggero.it

Lascia un commento

Top