You are here
Home > Amministrazione finanziaria ed Enti > Riduzione secondo acconto IRPEF 2009

Riduzione secondo acconto IRPEF 2009

acconto irpef

Riduzione acconto IRPEF

Il consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge che prevede la riduzione del II° acconto IRPEF per il 2009 ma solo per i professionisti, ditte individuali, artigiani e le società di persone. Resterebbero quindi fuori le società di capitale.

Quindi il decreto prevede una riduzione di 20 punti percentuali che porta l’acconto dal 99% attuale al 79%.

Resta fuori sia l’IRES che l’IRAP ma considerando che il taglio ha un valore globale di circa 3,6 miliardi di Euro va considerata come una manovra importante atta a dare “fiato” specialmente ai titolari di partita IVA che l’anno passato non avevano beneficiato di una riduzione analoga.

6 thoughts on “Riduzione secondo acconto IRPEF 2009

  1. si parla di riduzione IRPEF, in questo articolo:
    http://www.loccidentale.it/articolo/lo+sconto+irpef+serve+per+far+ripartire+i+consumi+e+per+diffondere+ottimismo.0081609

    di cui ne cito un tratto:

    “Potenziali destinatari della riduzione dell’acconto fiscale sono tutti i contribuenti persone fisiche e le società di persone, cioè i soggetti che pagano l’Irpef. Si spartiranno i 3,8 miliardi di euro preventivati per l’operazione e reclutati, come detto, dal gettito dello scudo fiscale. Ovviamente, della riduzione si potrà beneficiare solamente nell’ipotesi in cui è dovuto un acconto Irpef. Allora verrà fruita certamente dal popolo delle partite Iva (professionisti, artigiani, commercianti, co.co.co. con partita Iva) e dalle società personali, mentre restano fuori i lavoratori dipendenti, perché pagano l’Irpef alla fonte con trattenute in busta pagata. Per beneficiare anche loro della riduzione devono trovarsi nelle condizioni di dover presentare la dichiarazione dei redditi (Unico o 730), situazione che si verifica per chi abbia altri redditi (oltre quello da lavoro dipendente) da dichiarare al fisco. Si tratta, allora, dei soggetti che hanno un secondo lavoro o altri redditi quale, ad esempio, una casa in affitto.”

  2. la riduzione dell’anticipo Irpef non interessa tutti i professionisti. In particolare non arreca alcun vantaggio a noi professionisti che operiamo con le imprese o la PA e rientriamo nella gestione separata.
    Infatti, contestualmente al pagamento ci viene sempre trattenuta la ritenuta d’acconto, applicata sul fatturato al lordo degli ingenti costi previdenziali. Con tale ritenuta anticipiamo tutta l’irpef dovuta. Non paghiamo alcun acconto irpef né a giugno né a novembre.

    Nella home page del nostro sito http://www.actainrete.org abbiamo riportato uno schema. Esso dimostra che con un fatturato di 60.000 euro l’anno e costi deducibili di 5.360 euro, oltre a
    contributi previdenziali di oltre 14.000 euro, c’è un residuo di credito irpef di 170 euro. A maggior ragione il credito sarà superiore per i redditi più bassi.
    Chi, sempre considerando gli iscritti alla gestione separata, ha un reddito più alto e una più bassa incidenza dei costi può invece dover pagare anticipi irpef, ma non si tratta, a meno di redditi molto alti, di importi rilevanti.

    Il vero problema di cassa ce lo pone l’inps (25,72% del reddito imponibile destinato a diventare il 26,72% nel 2010), in quanto dobbiamo anticipare ogni anno l’80% dell’inps versata l’anno precedente (e non è poco specie se abbiamo guadagnato meno dell’anno prima), ma si sono ben guardati dal toccarlo.

  3. Giustissimo quanto scrive daisy; inoltre vorrei sollevare un dubbio…. Visto che questa operazione trova copertura negli introiti dello scudo fiscale, e visto che si tratta di un’agevolazione solo temporanea al momento del saldo torneranno disponibili i fondi dello scudo, giusto??? vorrei tanto sapere come saranno impegnati, sempre se lo saranno per ridare fiato all’economia e alle classi più deboli o magari serviranno per la spesa corrente dello stato che per puro caso aumenta sempre di anno in anno senza trovare giustificazioni????……

  4. perdonatemi volevo dire che actainrete ha ben specificato che può usufruire dell'”aiuto”….. non certo i professionisti che pagano, come i dipendenti, mediante ritenuta alla fonte…..

Lascia un commento

Top