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Collaborazione Fisco – Banche

Un provvedimento in consultazione da Banca d’Italia in questi giorni, cerca di porre nuove basi di collaborazione con l’Agenzia delle Entrate al fine di migliorare l’efficacia delle lotte di contrasto al riciclaggio. Stando a quanto diramato dall’istituzione monetaria nazionale, infatti, la banca e gli altri intermediari potrebbero presto essere chiamati in causa ad adempiere ai propri obblighi mediante acquisizione di bilanci, dichiarazione Iva e dichiarazione dei redditi da parte dei propri clienti.

In altri termini, le banche potrebbero presto divenire dei collaboratori molto più stretti del Fisco, fornendo all’Agenzia tutte le informazioni richieste sui propri correntisti, qualora la Guarda di Finanza desideri effettuare le opportune verifiche.

Ad ogni modo il provvedimento – che se approvato nelle versioni che alcuni osservatori auspicano, porterebbe a una sensibile variazione dei rapporti tra banche, Fisco e clienti – è ancora in una fase di bozza, e Bankitalia attende pertanto un riscontro da parte di tutti gli operatori interessati per poter chiudere la fase consultativa.

Difficile ad ogni modo cercare di valutare i confini dei nuovi comportamenti bancari. È probabile che in fase di accensione di una nuova relazione con il cliente, l’istituto di credito possa assumere nuove informazioni sui procedimenti a carico del cliente, o la sua operatività sul fronte degli appalti, mentre nella fase gestionale dello stesso rapporto potrebbero trovare applicazione maggiori scrupoli sul fronte dell’individuazione della natura dei delegati e degli altri esecutori.

Insomma, il ruolo della banca è destinato (ancora) a cambiare. Vedremo in che modo.

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