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Le istruzioni dell’Inps sui congedi per l’assistenza dei disabili

L’Inps ha deciso di concludere il mese di febbraio con una circolare dedicata ai benefici per il proprio personale dipendente che si occupa di assistenza nei confronti di un soggetto gravemente disabile: i due riferimenti principali in questo caso riguardano il congedo straordinario sottoposto a retribuzione e il congedo non retribuito per gravi motivi di famiglia. Chi è che ha diritto al primo congedo nello specifico? Il testo normativo di base in questo caso è il Decreto legislativo 151 del 2001, vale a dire il Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, più precisamente il suo articolo 42. Quest’ultimo, infatti, precede che siano i genitori o i fratelli e le sorelle della persona disabile a beneficiare della somma in questione.

Vi sono comunque state delle recenti modifiche, con le quali si è deciso di variare i soggetti legittimati e le modalità di accesso a questa agevolazione: in pratica, vengono ora ricompresi il coniuge convivente, i genitori (anche adottivi), i figli conviventi con genitori disabili, i fratelli e le sorelle conviventi. Lo stesso ente previdenziale ha voluto ribadire come la nozione di “patologie invalidanti” che è valida in questo caso debba rimanere tale, prendendo spunto da quanto si può leggere nel primo comma, lettera D, del secondo articolo del Decreto 278 del 2000 (“Congedi per eventi e cause particolari”).

In aggiunta, il soggetto gravemente disabile e che deve essere assistito non deve però essere ricoverato a tempo pieno, vale a dire per tutte le ventiquattro ore della giornata in una struttura ospedaliera o simile. La disciplina prevista ha stabilito un principio ben preciso, secondo cui il congedo in questione non va riconosciuto mai a più di un dipendente per l’assistenza della medesima persona disabile. Infine, occorre ricordare che questa agevolazione può essere sfruttata non oltre un periodo di due anni nel corso della vita lavorativa, con una soluzione unica o frazionata.

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