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Fisco “insostenibile” per gli industriali

Per gli industriali il fisco è “insostenibile”. A dirlo è l’oramai ex presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, che terminato il proprio mandato all’interno della più importante confederazione delle imprese in Italia, ha scelto di tornare nella propria azienda e nella propria famiglia. Prima, però, Marcegaglia ha scelto di congedarsi attraverso una lunga intervista al Sole 24 Ore, dove non ha mancato di porre ulteriore luce sulla necessità di perseguire, entro breve termine, una strada di alleggerimento del carico fiscale sulle attività produttive.

Il fisco, in Italia, è “il problema dei problemi” – dichiara Marcegaglia. “Con le manovra Monti e quelle del governo Berlusconi, la pressione fiscale è superiore al 45%, e per chi paga le tasse arriva anche al 60%, livelli non tollerabili se non a breve. Il carico sul lavoro e sull’impresa è ai massimi in Europa e non aumenta certo la competitività del Paese”.

Per Marcegaglia, l’azione di revisione della spesa dovrà arrivare a incidere ben più dei 4,2 miliardi di euro previsti. “Servono tagli da 5-6 punti di Pil” – ha affermato Marcegaglia – “vale a dire di diverse decine di miliardi di euro. Questo sarà il vero segnale di cambiamento di cultura e abitudini di cui ha bisogno il nostro Paese”.

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Sul fronte della riforma del lavoro, Marcegaglia ha ricordato come sia “un’occasione persa, ma con la messa a punto del Parlamento il testo finale mi sembra migliorato; bisogna prendere atto come sia la prima volta dal 1970 che si interviene sull’articolo 18 da sempre considerato un tabù intoccabile. In sostanza non c’è più solo l’obbligo di reintegro in caso di licenziamento contestato”.

L’ex presidente di Confindustria ha infine confermato la volontà di ritarsi dall’impegno in confederazione, e l’assoluta fermezza nel rifiutare incarichi politici.

Continueremo ovviamente a informarvi sull’evoluzione degli “umori” delle principali parti sociali ed economiche.

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