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Il 1° ottobre scadono alcuni termini del cinque per mille

Con la giornata del prossimo 1° ottobre giungeranno a scadenza diversi appuntamenti fiscali che riguardano i contribuenti italiani: tra questi ultimi, bisogna assolutamente menzionare il termine relativo alla regolarizzazione degli enti di volontariato che hanno intenzione di partecipare al riparto della quota del cinque per mille. Il Fisco ha pubblicato gli elenchi del 2012 da tempo, ma la data in questione si riferisce all’esercizio finanziario di quest’anno e a tutte quelle entità che non sono riuscite ad assolvere completamente o parzialmente gli adempimenti che sono prescritti per essere ammessi al contributo.

Già da marzo si era dato il via agli adempimenti del cinque per mille, con le società coinvolte in questo caso che non hanno avuto la possibilità di rispettare un’altra scadenza, vale a dire quella dello scorso 7 maggio; in aggiunta, nel novero è ricompreso anche chi non ha allegato una copia del documento di identità del soggetto sottoscrittore, oppure la documentazione integrativa. In questa specifica occasione, è necessario presentare la domanda di iscrizione nell’elenco degli enti del volontariato e soltanto tramite la modalità elettronica. Inoltre, bisogna provvedere alla trasmissione della dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà mediante un’apposita raccomandata con ricevuta di ritorno.

Allo stesso tempo, è richiesto il pagamento di una sanzione pecuniaria di importo pari a 258 euro, avendo cura di inserire il codice tributo 8115 nel modello F24. Tra l’altro, la giornata del 1° ottobre sarà utile anche per le associazioni sportive dilettantistiche che hanno necessità di regolarizzare la loro posizione, sempre a causa della mancata presentazione della domanda di iscrizione lo scorso 7 maggio. La multa prevista dalla nostra amministrazione finanziaria è quella già menzionata in precedenza. Lo stesso discorso vale, infine, per gli enti della ricerca scientifica e dell’università, anch’essi collegati all’ammissione al riparto del cinque per mille, anche se in questo caso le modalità da seguire vengono indicate dal Ministero dell’Istruzione e da quello della Salute.

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