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L’importanza della residenza fiscale per gli avvisi di accertamento

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Una delle ultime sentenze della Corte di Cassazione ha riguardato nello specifico il trasferimento di una residenza di un contribuente in un paradiso fiscale: ebbene, secondo i giudici di Piazza Cavour, la notifica dell’accertamento tributario relativa a questa situazione è valida, una precisazione utile per capire qualcosa di più quando si ha a che fare con i vizi di notifica degli atti. Che cosa è successo di preciso? La pronuncia si è resa necessaria alla luce di un avviso di accertamento per la maggiore imposta Irpef, i contributi accessori e le sanzioni. Il contribuente coinvolto ha deciso di rivolgersi alla Commissione Tributaria Provinciale.

Anche quest’ultima però aveva rigettato il ricorso, sottolineando come la difesa del contribuente non avesse fornito alcun tipo di giustificazione per quel che riguarda i maggiori redditi prodotti, focalizzando l’attenzione soltanto sul difetto di notifica dell’avviso di accertamento. Il soggetto in questione, inoltre, aveva precisato come il suo trasferimento di residenza avesse provocato l’invalidità della notifica stessa. In realtà, con questa modifica si era perfezionata la conoscenza da parte del destinatario della pretesa impositiva, notificando quindi l’avviso stesso nell’ultima residenza fiscale certa e documentata.

Già a maggio la Cassazione si era occupata di una situazione piuttosto simile, vale a dire il fatto che i titoli azionari giustificano l’accertamento sintetico. Il ricorso alla Suprema Corte è avvenuto con ben tre motivazioni: secondo il contribuente, la mancata residenza nel comune italiano in cui era stata eseguita la notifica avrebbe evidenziato la nullità dell’avviso, oltre alla impossibile individuazione di un altro recapito nel nostro paese e all’allineamento dell’avviso in questione con l’atto amministrativo. Gli “ermellini” non sono però stati convinti dalle nuove tesi, visto che la notifica fiscale vi sarebbe stata in ogni caso, con il trasferimento della residenza anagrafica da considerare fondato soltanto su inferenze giuridiche del tutto sbagliate (la conseguenza principale è stata la perdita del domicilio fiscale).

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