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Segreto bancario addio dal 1 gennaio 2013

A partire dal 1 gennaio 2013 entreranno in vigore le disposizioni contenute all’interno della direttiva 2011/16 che stabilisce le nuove norme relative allo scambio di informazioni nel settore fiscale all’interno del territorio dell‘Unione, sancendo – di fatto – la fine del c.d. Segreto bancario tra i Paesi membri. Ma vediamo più nel dettaglio cosa cambierà a partire dal 1 gennaio 2013, e perchè il segreto bancario sembra esser destinato davvero a cessare.

Dal prossimo anno, ogni stato membro, su richiesta dell’autorità richiedente, sarà obbligato a trasmettere le informazioni pertinenti in suo possesso relative a casi di presunta evasione fiscale. A sua volta, per potersi procurare le informazioni – o condurre l’indagine amministrativa richiesta dal Paese estero, l’autorità del Paese interpellato dovrà procedere come se agisse per conto proprio o su richiesta di un’altra autorità del proprio paese (vedi anche Segreto bancario addio dal 1 gennaio 2013).

Nel testo della nuova direttiva si legge infatti come “gli stati Ue non possono rifiutare di fornire le informazioni soltanto perché queste sono detenute da una banca o da altre istituzioni finanziarie. La stessa direttiva specifica come l’autorità interpellata abbia il dovere di confermare il ricevimento della richiesta entro 7 giorni lavorativi, e fornire le informazioni entro 6 mesi dalla data di ricevimento della richiesta.

Tuttavia, nell’ipotesi in cui le informazioni siano già in possesso dell’autorità interpellata, queste dovranno essere fornite entro 2 mesi dal momento in cui si riceve la richiesta di informazioni (vedi anche Tobin Tax per un miliardo di euro).

Oltre a quanto sopra viene inoltre disposto come ogni Paese membro – tramite le proprie autorità nazionali – debba inviare al soggetto comunitario competente in materia fiscale, attraverso scambio di informazioni automatico e obbligatorio, il dato disponibile sui periodi di imposta dal 1 gennaio 2014, riguardanti i residente nell’altro paese Ue su alcune categorie di reddito e di capitale come i redditi da lavoro, i compensi per dirigenti, i prodotti di assicurazione sulla vita, le pensioni e le proprietà e redditi immobiliari.

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