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Tra nove giorni scade il termine fiscale per le pro-loco

Il prossimo 15 gennaio, tra nove giorni esatti quindi, scadrà il termine che è stato fissato per gli adempimenti di stampo contabile relativi alle associazioni e alle cosiddette pro-loco: già la scorsa estate questo argomento è stato molto attuale, con il regime forfetario e la scadenza del termine per le annotazioni a giugno, bisogna capire che cosa occorre perfezionare stavolta. In pratica, sono rimasti ancora alcuni giorni per registrare i corrispettivi e i proventi che sono stati conseguiti nell’esercizio dell’attività commerciale. Come è normale che sia, è necessario fare riferimento al mese precedente, dunque quello di dicembre appena terminato.

I soggetti coinvolti sono presto detti: anzitutto, si tratta delle associazioni sportive dilettantistiche, ma anche le altre associazioni senza scopo di lucro e le già citate pro-loco, più precisamente quelle che hanno optato per il regime previsto dalla legge e che presentano dei proventi commerciali che nel corso del 2012 non hanno superato i 250mila euro. Nel dettaglio, tutte queste società avranno l’obbligo di annotare tutto quello che è di loro competenza all’interno del prospetto, con le opportune e relative integrazioni. Il regime accennato in precedenza è quello stabilito dal primo articolo della Legge 398 del 1991 (“Disposizioni tributarie relative alle associazioni sportive dilettantistiche”).

In base a quanto disposto dall’articolo 1, le associazioni sportive dilettantistiche hanno la possibilità di optare per l’applicazione dell’Iva (Imposta sul Valore Aggiunto), dell’Irpeg (Imposta sul Reddito delle Persone Giuridiche) e dell’Ilor (Imposta Locale sui Redditi, tributo che non esiste più) attraverso una comunicazione a mezzo lettera raccomandata da inviare all’ufficio Iva competente. La storia delle pro-loco è davvero molto antica. In effetti, esse sono nate nel lontano 1881 in Trentino Alto Adige come “comitati di cura” o “società di abbellimento”; la tipica attività attuale è quella di promozione turistica, in particolare per quel che concerne l’ambito enogastronomico e tutto quello che è legato all’artigianato locale.

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