You are here
Home > Attualità > Al via la Voluntary disclosure per il rientro dei capitali

Al via la Voluntary disclosure per il rientro dei capitali

Il progetto di legge inerente al rientro dei capitali è stato approvato dalla Camera dei Deputati: 250 voti favorevoli, 76 contrari e 2 astenuti. La proposta concerne la voluntary disclosure, ai fini dell’agevolazione del rientro dei capitali.

In sede di modifiche della normativa è stato introdotto il reato di riciclaggio, declinato in due diverse categorie:

– Per la prima categoria di autoriciclaggio la pena è la reclusione da due a otto anni, con una sanzione che oscilla dai 5.000 ai 25.000 euro. Nel mirino ci sono coloro i quali hanno commesso o partecipato al commettere un relitto non colposo per il quale è contemplata una pena pari o superiore a un lustro nel caso in cui sostituiscono, impiegano o trasferiscono beni, denari o altre utilità provenienti dalla commissione del suddetto delitto in attività economiche o finanziarie, ostacolando l’identificazione della loro provenienza delittuosa.

– La seconda categoria di autoriciglaggio, la cui pena oscilla dai 12 mesi ai quattro anni, afferisce alla commissione di delitti non colposi per i quali è prevista una pena di reclusione che non supera i cinque anni.

La novità introdotta nell’ordinamento di Legge consiste nell’allineamento delle suddette ipotesi di autoriciclaggio, e prevede l’applicazione della sanzione pecuniaria aggiuntiva in confronto alla pena detentiva (variabile da 2.500 a 12.500 euro) anche in relazione fattispecie di minore gravità.

Un altro emendamento, inoltre, contempla che in ipotesi di proventi da reato provenienti da attività mafiose, per l’autoriciclaggio trovano sempre applicazione le pene più pesanti: da due a otto anni di carcere e da 5.000 a 25.000 euro di multa.
Il testo del disegno di legge è ora atteso all’esame del Senato per l’esame in prima lettura.

Lascia un commento

Top