You are here
Home > Iva > Come saldare l’acconto Iva con metodo previsionale o analitico

Come saldare l’acconto Iva con metodo previsionale o analitico

Imprese e professionisti hanno a disposizione tre metodi per l’acconto Iva: quello storico, quello previsionale e quello analitico. Per ragioni di liquidità, molte aziende valutano il previsionale e l’analitico così da poter verificare se dal calcolo emergerà un esborso minore o se, più nello specifico, sarà possibile evitare l’acconto stesso.

Vale dunque la pena valutare entrambi i metodi, in ragione delle esigenze di ogni azienda.

Iniziamo con il metodo previsionale. Con questo metodo, l’acconto viene calcolato prendendo in considerazione tutte le operazioni dell’ultimo periodo, mensile o trimestrale, dell’anno in corso sino al 31 dicembre. Malgrado non sia stata ancora emessa o ricevuta la relativa fattura.

Se dalla stima viene messo in evidenza un debito di imposta sarà necessario versarne l’88 %.

Per quanto riguarda, invece, il metodo analitico la situazione è la seguente. Tale metodo permette sulla carta di eseguire una liquidazione di natura straordinaria alla data del 20 dicembre. Il periodo di riferimento va dal primo dicembre al venti dicembre per i mensili e dal primo ottobre al venti dicembre per i trimestrali. In questa liquidazione dovranno confluire tutte le operazioni attive ce si considerino effettuate durante il periodo di competenza in virtù della normativa Iva (art. 6, Dpr n. 633/72). Andrà computata in detrazione l’imposta relativa alle operazioni passive registrate durante lo stesso intervallo di tempo (per detrarre, infatti, è necessario avere registrato prima la fattura o, in caso di importazione, il documento doganale), unitamente all’eventuale eccedenza a credito riportata all’interno della precedente liquidazione.

Chi seleziona tale metodologia dovrà però calcolare che l’acconto andrà versato nella misura del 100% del debito emergente dalla liquidazione straordinaria.

 

Lascia un commento

Top