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Adempimento collaborativo, quali novità?

Durante lo scorso 21 aprile, il Consiglio dei Ministri ha approvato in via preliminare il Decreto sulla certezza del diritto, inserendo per la prima volta nell’ordinamento italiano il regime di adempimento collaborativo.

Questo istituto punta a effettuare modifiche rilevanti nel rapporto tra Fisco e Impresa, mirando su una maggiore trasparenza delle imprese a fronte di un quadro normativo più sicuro da parte delle Istituzioni.
Nello specifico, il legislatore italiano in ottemperanza alle raccomandazioni OCSE e sull’onda di quanto già realizzatosi in altri Paesi ha inteso promuovere forme di cosiddetta “cooperazione rafforzata” con i contribuenti di maggiori dimensioni che si doteranno di un “sistema aziendale strutturato di gestione e di controllo del rischio fiscale” (Tax Control Framework).
In alteri termini, la strategia scelta dal legislatore è quella di rafforzare la riconosciuta centralità degli strumenti di corporate governance nella mitigazione dei rischi fiscali.
Il parere degli esperti:
La Delega Fiscale, però, nel prevedere l’inclusione dell’area tax all’interno dei sistemi di risk management, non prende in considerazione che in molti casi i contribuenti hanno già in essere un Tax Control Framework. Pertanto, l’accelerazione e l’enfasi imposte dalla Legge Delega sul tema del rischio fiscale suggeriscano, più precisamente, una verifica del grado di maturità del proprio sistema di gestione e controllo del rischio fiscale. In attesa che gli operatori si cimentino nella complessa analisi della propria situazione di rischio, che comporterà uno sforzo organizzativo non trascurabile, ciò che preme qui evidenziare è il fatto che si dovrà chiaramente individuare nelle società la funzione che, in modo continuativo, sarà incaricata della gestione e del controllo del rischio fiscale.

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