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Assegno di ricollocazione, come funziona?

Il contratto di ricollocazione con relativo assegno era già contemplato dall’articolo 17 del decreto di riforma degli ammortizzatori sociali.

Esso altro non è che uno strumento per agevolare la ricollocazione di coloro i quali hanno perso il lavoro facendo ripartire l’occupazione.

A fornire l’ultimo tassello mancante è l’adozione definitiva del decreto legislativo sulle politiche attive che sarà adottato dal CdM entro settembre e consentirà di definire l’entità della dote individuale di ricollocazione.

Le persone in cerca di lavoro dovranno iscriversi al portale unico a loro dedicato, il quale comunicherà telematicamente l’immediata disponibilità a lavorare al servizio per l’impiego. Entro 60 giorni dalla registrazione i disoccupati saranno convocati al fine di firmare un patto di servizio personalizzato nel quale sarà definito il loro profilo di occupabilità e le azioni da porre in pratica per trovare un nuovo lavoro.

Una volta terminata tale prassi ai lavoratori disoccupati verrà consegnato un assegno di ricollocazione nel caso in cui la disoccupazione duri da più di 6 mesi. L’importo dell’assegno sarà calcolato sulla falsa riga del profilo di occupabilità del lavoratore e potrà essere speso nei centri per l’impiego.

L’assegno di ricollocazione non rappresenterà reddito imponibile e per rendere meno difficoltosa la novità si cercherà di coordinare la domanda di Aspi, Naspi e Dis Coll facendo in modo che essa equivalga alla dichiarazione di immediata disponibilità all’impiego.

L’importo dell’assegno di ricollocamento sarà tanto più alto quanto più il livello di occupabilità del lavoratore sarà basso. In pratica quanto meno saranno le possibilità di trovare un nuovo impiego tanto più l’assegno sarà elevato. In media la dote a disposizione del disoccupato sarà di 1500 euro che possono salire anche a 3-4mila nei casi in cui risulterà più difficile trovare lavoro.

L’importo del voucher dovrà essere speso tra strutture pubbliche e private volte alla ricerca di un impiego. Le strutture dovranno, in ogni caso, essere accreditate dalla regione. Nel programma al lavoratore disoccupato sarà assegnato un tutor (o job advisor) volto a seguirlo nella percorso di ricerca del nuov impiego. L’agenzia che si occuperà del ricollocamento sarà retribuita dalla Stato con la dote messa a disposizione del lavoratore ma soltanto ad occupazione trovata Il voucher, quindi, sarà pagabile soltanto quando il lavoratore sarà effettivamente ricollocato.

 

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