Con il decreto legislativo 175 del 2014 sono stati modificati alcuni aspetti riguardanti la dichiarazione di successione per semplificare gli adempimenti dei contribuenti.
L’articolo 11 del decreto 175/2014 ha cambiato l’obbligo dichiarativo normando una flessibilità che consente un alleggerimento degli obblighi dei contribuenti. Gli eredi, con il nuovo decreto, potranno contare in alcuni casi specifici sull’esonero dell’obbligo dichiarativo in caso di successione.
La modifica apportata dal decreto menzionato interviene sull’articolo 28 comma 7 del TUS, il Testo Unico sulle Successioni, introducendo l’assenza di obbligo di presentazione della dichiarazione di successione quando:
- l’eredità è devoluta al coniuge e a parenti in linea retta
- l’eredità abbia un valore non superiore ai 100mila euro
- l’eredità non comprenda beni immobili
Il vecchio limite entro il quale sussisteva l’esenzione dall’obbligo dichiarativo per le successioni è stato, dunque, innalzato dai 25.833 euro a centomila euro.
Le semplificazioni nelle dichiarazioni di successione introdotte sono concernenti anche la documentazione necessaria che va presentata di concerto con la dichiarazione di successione. I documenti richiesti, con la nuova normativa, possono essere anche rimpiazzati da copie non autentiche, ma il contribuente deve rilasciare, in questo caso, una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà che vada ad attestare che le copie dei documenti siano conformi all’originale. In ogni caso l’Agenzia delle Entrate può, in un secondo tempo, richiedere i documenti in originale o in copia autentica. In ogni caso con la dichiarazione di successione va presentato il certificato di morte e il certificato di stato di famiglia sia del defunto che degli eredi.
In caso di rimborsi fiscali spettanti al defunto ma in realtà destinati agli eredi, viene meno l’obbligo di presentazione di una dichiarazione di successione integrativa.