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Controllo conti correnti, più poteri a Equitalia

Vi sono novità importanti all’interno del decreto riguardante la riscossione. Esse riguardano i controlli da parte di Equitalia, l’accesso ai conti correnti e la rateazione dei debiti.

Sono esattamente questi i due punti principali delle proposte di revisione discusse al Senato. Occorre, dunque, saperne di più per comprendere quali saranno i prossimi cambiamenti insiti nella riforma.

Il parere approvato dalla Commissione Finanze conferisce ad Equitalia l’autorizzazione ad avere libero accesso a tutte le informazioni finanziarie relative ai contribuenti, come per esempio i conti bancari italiani e quelli all’estero, la compravendita di auto e imbarcazioni, i conti titoli.

L’obiettivo sarebbe quello di aumentare il recuperato dell’evasione fiscale. I senatori che supportano la misura hanno evidenziato la disparità di trattamento in confronto alle banche che ad esempio possono pignorare la prima casa. Questa possibilità è stata negata ad Equitalia. L’agenzia di riscossione non avrà più ostacoli per controllare dati patrimoniali e finanziari anche se occorrerà ricevere in precedenza un’autorizzazione: vi rientrano conti bancari e compravendite di beni di lusso ma anche conti, titoli e altri strumenti finanziari di questo genere. Più che nell’estensione dei poteri di controllo, dunque, la novità starebbe nella velocità di accesso senza intermediari necessari.

La seconda novità della riforma riguarda la rateazione Equitalia e l’aggio: come si pagheranno le cartelle?

Il Governo ha messo uno stop anche sulla riduzione dell’aggio, la quale dovrebbe fermarsi al 7% e non al 6 come inizialmente previsto e peraltro non prima di gennaio del prossimo anno. Posti anche limiti alla rateazione per debiti fino a 50 mila euro: viene ad esempio superata l’autocertificazione dello stato di difficoltà. La proposta è quella di richiedere sempre la documentazione sullo stato di difficoltà per il pagamento fino a 72 rate, a prescindere dall’importo del debito.

 

 

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