Prosegue a tappe forzate la pubblicazione online dei principali modelli fiscali da parte dell’Agenzia delle Entrate: l’ultimo turno in ordine temporale è stato quello capitato al modello Irap per il 2012, il quale sostituisce la bozza di un mese fa e assume i crismi dell’ufficialità. In pratica, come è facilmente intuibile, tutti i contribuenti che sono chiamati a dichiarare l’Imposta Regionale sulle Attività Produttive relativa allo scorso anno dovranno sfruttare proprio tale documento. Un apposito provvedimento di Attilio Befera, direttore della stessa amministrazione finanziaria, ha dato il via libera a ogni operazione. Quali sono le modifiche più importanti rispetto al 2011? L’elenco è piuttosto lungo, ma si può fare una selezione utile. Anzitutto, il modello del 2012 si presenta con un frontespizio tutto nuovo e in cui è presente una casella a cui i contribuenti non sono abituati.

Si tratta della “dichiarazione integrativa”, un riferimento che dovrà essere selezionato nel caso in cui si voglia trasformare la richiesta di rimborso dell’eccedenza d’imposta in un credito per la successiva compensazione. L’opzione appena descritta può essere esercitata fino a centoventi giorni dalla scadenza del termine normale per la presentazione. Inoltre, la tabella che contiene le aliquote per il 2011 è molto più completa. In effetti, sono intervenute varie leggi regionali, ma bisogna ricordare anche i riferimenti statali e le maggiorazioni che si possono estrapolare dalla cosiddetta “manovra di luglio” (il Decreto legge 98 del 2011).

Ogni regione avrà le sue aliquote da applicare, con un apposito codice che dovrà essere usato all’interno del quadro IR. Un’ulteriore innovazione è quella relativa ai principi contabili internazionali. Nell’ipotesi di soggetti che sfruttino tali applicazioni, i quadri IP e IC prevedono nuove variazioni in aumento e in diminuzione, degli elementi che non si possono dimenticare se si ha a che fare con l’Irap, anche perché sono imputati a patrimonio netto o al prospetto delle altre componenti.