La circolare pubblicata ieri dall’Inps ha preso spunto dalla recente decisione della Bce di modificare il tasso ufficiale di riferimento: come è noto, infatti, quest’ultimo è stato ormai fissato all’1,25%, aprendo di fatto il campo a delle modifiche anche in relazione alla dilazione e al differimento degli importi dovuti a titolo di contribuzione. Lo stesso discorso, pertanto, vale anche per le conseguenti sanzioni di tipo civile. Quali sono le innovazioni nello specifico? Anzitutto, l’interesse per essere in regola con il pagamento rateale dei debiti per questi stessi contributi va calcolato al tasso del 7,25%; c’è comunque da precisare che i piani di ammortamento che sono stati emessi col precedente tasso non subiranno alcuna modifica. Inoltre, sono state rivisitate proprio le sanzioni civili. In questo caso, quando il contribuente sarà in ritardo col versamento dei contributi, allora la sanzione sarà pari al tasso ufficiale di riferimento, con una maggiorazione di 5,5 punti (6,75%). Nell’ipotesi, infine, di procedure concorsuali, le multe verranno ridotte.
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