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Le nuove misure dello Sportello Unico per le Attività Produttive

Risale ormai a dodici Gazzette Ufficiali fa la pubblicazione del Decreto del 10 novembre 2011 da parte di due ministeri, vale a dire quello dello Sviluppo Economico e quello della Semplificazione Normativa: non si tratta di un semplice testo normativo, ma di un decreto fondamentale, visto che ha introdotto le misure per potenziare il cosiddetto Sportello Unico per le Attività Produttive (abbreviato solitamente con la sigla Suap). Di cosa si tratta esattamente? La legge in questione assumerà una rilevanza fondamentale nel risolvere e disciplinare alcune problematiche: in particolare, il riferimento deve andare alla mancanza di modulistica dello Sportello Unico, all’assenza di un sistema di pagamento di tipo informatizzato, alle modalità di versamento dell’imposta di bollo, al rilascio delle ricevute fiscali, alle attività che vengono poste in essere attraverso una opportuna delega dalla Camera di Commercio e alle procedure di emergenza in caso di allegati piuttosto voluminosi.

Come si può ben comprendere, l’elenco è piuttosto lungo e variegato, ma era più che necessario colmare alcune lacune presenti nel nostro sistema. I due dicasteri citati in precedenza, tra l’altro, sono partiti da una disciplina abbastanza ampia in tal senso, come ad esempio il Decreto 642 del 1972 (Disciplina dell’imposta di bollo) e il Dpr 68 del 2005 (Regolamento recante disposizioni per l’utilizzo della posta elettronica certificata).

Le disposizioni sono chiare e impongono allo sportello in questione di sfruttare tutti quegli strumenti che sono messi a disposizione dal portale Impresainungiorno.gov.it; le distinzioni sono ovviamente relative al territorio di competenza regionale, con una opportuna validazione dello Sviluppo Economico e in accordo con le amministrazioni regionali e statali. Che cosa accade, invece, se queste condizioni vengono a mancare? Lo stesso decreto ha previsto espressamente che il soggetto interessato ha la possibilità di inoltrare una istanza specifica, oppure, in alternativa, di segnalare il tutto in base a quanto viene disposto da un altro Dpr, il 445 del 2000.

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