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Previsione sugli incassi fiscali 2012 – 2014

Il vice ministro dell’Economia Vittorio Grilli ha depositato un importante documento alla Camera in occasione della recente audizione. Un documento che – tra i tanti – contiene anche i dati relativi alle stime di incasso fiscale del governo per quanto concerne il prossimo triennio, con l’auspicio e la convinzione che attraverso le tre manovre correttive del 2011, le imposte indirette aumenteranno di circa 30 miliardi di euro nel 2014.

In particolar modo, l’aumento delle accise e dell’imposta sul valore aggiunto faranno incassare allo Stato circa 17,5 miliardi di euro nel 2012, 27 miliardi di euro nel 2013 e 30,4 miliardi di euro nel 2014. D’altra parte, invece, l’incremento del prelievo sulla ricchezza, tra tassazione di immobili, beni di lusso e attività finanziarie detenute sia in Italia che all’estero, produrrà 15,259 miliardi di euro di introiti nel 2012, 16,162 miliardi di euro nel 2013 e quindi 15,038 miliardi di euro nel 2014.

In proposito di tassazione di immobili, ricordiamo come il governo abbia deciso di prevedere l’applicazione di un’aliquota sull’acconto IMU di giugno pari alla metà di quella ordinaria, con riduzione pro quota di tutte le detrazioni (200 euro come detrazione fissa per la prima casa, oltre a 50 euro per ogni figlio di età non superiore ai 26 anni, fiscalmente a carico).

L’aumento dell’IVA e delle accise suscita invece le critiche più accese, poiché le imposte indirette incidono proporzionalmente di più sui redditi più bassi. Proprio per tale motivo, cresce la preoccupazione sulle conseguenze che potrebbero scaturire dall’oramai inevitabile incremento dell’aliquota ordinaria sull’imposta sul valore aggiunto, che con decorrenza 1 ottobre 2012 dovrebbe balzare da quota 21 punti percentuali a quota 23 punti percentuali.

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