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I chiarimenti del Fisco sullo spesometro 2011

L’Agenzia delle Entrate è tornata ad occuparsi di spesometro, più precisamente di quello relativo al 2011: in effetti, come emerso chiaramente dall’ultimo comunicato stampa dell’amministrazione finanziaria, è necessario sfruttare il tracciato record che è stato reso disponibile proprio nel sito web delle Entrate, in modo da agevolare in tutto e per tutto la trasmissione attraverso la modalità elettronica di quelle operazioni che sono rilevanti ai fini dell’Imposta sul Valore Aggiunto e che si riferiscono allo scorso anno. Lo spesometro in questione, tra l’altro, è stato introdotto da uno specifico testo normativo, ovvero il Decreto legge 78 del 2010 (“Norme per la stabilizzazione finanziaria e la competitività economica”), più precisamente il suo articolo 21, il quale parla proprio delle comunicazioni telematiche all’Agenzia.

C’è una tempistica ben precisa che va rispettata, dato che occorre inviare queste stesse comunicazioni entro e non oltre il prossimo 30 aprile, avvalendosi di un software completamente gratuito che è stato approntato dal Fisco. Tra l’altro, il comunicato stampa che è stato menzionato in precedenza contiene anche altre informazioni interessanti. Ad esempio, si tratta della precisazione relativa allo stesso pacchetto informatico, il quale ha beneficiato di un adeguamento importante ai cambiamenti che sono stati introdotti dal punto di vista normativo dal Decreto 16 del 2012.

Quest’ultimo, non è altro che il decreto sulle semplificazioni fiscali e il suo secondo articolo include proprio il nuovo “look” dello spesometro. L’obiettivo delle nuove disposizioni è sostanzialmente quello di rendere più semplice l’invio delle operazioni, in particolare quelle che presentano un ammontare inferiore alla soglia che è stata stabilita. L’intervento delle Entrate si è reso necessario alla luce dei dubbi nutriti da molte associazioni di categoria, quindi si doveva dissipare il tutto; l’invio del nuovo strumento è imminente, questi chiarimenti sono un primo passo importante, ma non è escluso che l’amministrazione finanziaria ne pubblichi altri per completare in modo migliore il quadro.

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