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Gli incentivi fiscali per il rientro dei lavoratori in Italia

Come ha precisato ieri la nostra amministrazione finanziaria attraverso una opportuna pubblicazione, i benefici tributari concessi per il rientro dei lavoratori in Italia rimangono validi anche se non si è provveduto a iscriversi all’Aire (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero): in pratica, questa mancanza non assume rilevanza per quel che concerne il riconoscimento, ma solamente lo svolgimento di attività di lavoro o di studio all’estero, oltre alla dimostrazione che questa stessa circostanza si è davvero verificata. La circolare 14/E di ieri dell’Agenzia delle Entrate ha consentito quindi di diradare qualche dubbio in merito alle agevolazioni fiscali che sono state introdotte dalla legge 238 del 2010 (“Incentivi fiscali per il rientro dei lavoratori in Italia”).

L’obiettivo è quello di valorizzare nella maniera più giusta e opportuna le esperienze che sono state accumulate dal punto di vista umano, culturale e professionale da parte dei cittadini che fanno parte dell’Unione Europea che hanno voluto far ritorno nel nostro paese. La versione originale del testo normativo a cui si sta facendo riferimento imponeva dei requisiti ben precisi, come ad esempio la nascita dopo il 1° gennaio del 1969, l’assunzione per un lavoro autonomo o d’’impresa, ma anche lo svolgimento di una attività di studio attraverso un titolo accademico.

La formulazione della legge è cambiata in maniera decisiva, tanto che ora i requisiti per accedere a questo beneficio così importante devono risultare in possesso dei soggetti a partire dal 20 gennaio del 2009. Ma di quali agevolazioni si tratta esattamente? Anzitutto, si provvede a ridurre la base imponibile dell’Irpef (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) fino al 70% per quel che riguarda i lavoratori uomini e all’80% per le donne. Inoltre, il bonus in questione può essere applicato anche a redditi piuttosto particolari, come ad esempio le collaborazioni coordinate e continuative o anche le collaborazioni a progetto, prendendo spunto dalle disposizioni del Tuir (Testo Unico delle Imposte sui Redditi).

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