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Dall’Inps chiarimenti sui contributi di artigiani e commercianti

Come ha precisato l’Inps in uno dei suoi ultimi messaggi, vi sono delle precisazioni importanti per quel che concerne la riscossione di quest’anno dei contributi per quei soggetti che sono iscritti alle gestioni degli artigiani e commercianti: più precisamente, bisogna fare riferimento alla quota di reddito che eccede il minimale, senza dimenticare i liberi professionisti che si sono iscritti alla gestione separata, in base a quanto previsto dalla Legge 335 del 1995 (“Riforma del sistema pensionistico obbligatorio e complementare”). Anzitutto, l’ente previdenziale ha provveduto a spedire un apposito prospetto di liquidazione per indicare quali sono gli importi e quali le causali per pagare i contributi in questione nel 2012.

Le scadenze da rispettare, inoltre, sono quelle previste per il versamento delle imposte sui redditi. Tra l’altro, i lavoratori autonomi hanno anche l’obbligo di pagare il contributo al netto degli acconti versati nell’anno precedente. Altri chiarimenti fondamentali sono giunti in merito al reddito imponibile. In effetti, occorre prendere in considerazione i redditi di impresa che sono stati conseguiti nel corso del 2011, al netto di eventuali perdite; nell’ipotesi di soci di società a responsabilità limitata, poi, è necessario fare riferimento anche alla parte di reddito di impresa che corrisponde alla quota di partecipazione agli utili.

Per i contribuenti minimi, invece, il reddito imponibile si ottiene sottraendo il reddito lordo o la perdita e le perdite pregresse. La rateizzazione è possibile, ma i commercianti e gli artigiani possono sfruttarla quando i contributi sono dovuti sulla quota di reddito che eccede il minimale imponibile. In ogni caso, comunque, il versamento va perfezionato entro e non oltre il prossimo mese di novembre. Occorre sottolineare come il quadro RR del modello Unico relativo a quest’anno e alle persone fisiche risulta essere utile nella sua compilazione per determinare i contributi del 2011, degli importi che potrebbero essere a credito e quindi portati in compensazione nel modello F24.

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